Crisi notturne di epilessia curate con un farmaco-sorpresa a Cagliari

L’esito importante dello studio condoto da un team di ricercatori cagliaritani: grazie a un farnaco utilizzato per il controllo dell’ipercolesterolemia, si sono ottenuti risultati importantissimi contro le crisi notturne di epilessia


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Un farmaco noto da molti anni e utilizzato per il controllo della ipercolesterolemia, il fenofibrato, produce ottimi risultati nel controllo delle crisi notturne di epilessia. E’ il primo esito di uno studio condotto dal team del Centro Interdipartimentale di Medicina del Sonno guidato dalla ricercatrice di Neurologia dell’Università di Cagliari Monica Puligheddu e realizzato in collaborazione con i ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomediche Marco Pistis e Miriam Melis e dell’Istituto di Neuroscienze del CNR Anna Lisa Muntoni.

 

I risultati della ricerca sono stati presentati nei giorni scorsi al XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Sonno “Ricerca traslazionale e nuove Frontiere della terapia nella Medicina del Sonno” organizzato dal Centro Interdipartimentale di Medicina del Sonno e dalla Clinica Neurologica del Policlinico AOU di Monserrato, diretto dal professor Francesco Marrosu. Ma della scoperta dei ricercatori dell’Ateneo cagliaritano si discute nelle ultime settimane in numerosi eventi scientifici internazionali.

 

Dallo studio condotto a Cagliari emerge che il fenofibrato si dimostra un efficace modulatore dell’attività del recettore per l’acetilcolina (agendo in particolare sulla sub-unità nicotinica). Questo recettore risulta “iperfunzionante” in una forma di epilessia con crisi notturne (epilessia frontale notturna), la cui attività viene modulata dalla somministrazione di fenofibrato inducendo quindi un ottimo controllo delle crisi notturne. Sono attualmente in corso le analisi preliminari degli effetti del farmaco sulla struttura del sonno  che appare ristabilizzata ed efficace dopo sei mesi di trattamento.

 

Monica Puligheddu fa parte del gruppo di studio internazionale sul disturbo del comportamento in sonno REM (IRBD study group) fondato dal professor Carlos H. Schenck, presente al congresso di Pula, cui si deve la scoperta dell’importante disturbo del comportamento in sonno REM. Nei suoi studi più recenti, la ricercatrice di Neurologia sta esaminando le caratteristiche del disturbo del comportamento in sonno REM e le malattie neurodegenerative ad esso correlate, quali il morbo di Parkinson. Questa analisi del disturbo del sonno – in cui un comportamento motorio talora a contenuto aggressivo/difensivo compare improvvisamente durante il sonno REM – è condotta in collaborazione con l’Università di Clermont-Ferrand, più precisamente con la dott.ssa Maria Luisa Fantini, e mira a caratterizzare e definire gli aspetti peculiari di questo disturbo del sonno nella malattia di Parkinson al fine di individuare un approccio terapeutico nelle primissime fasi di malattia con finalità di neuroprotezione.

 

I disturbi del sonno affliggono più del 20% della popolazione e spesso comportano sonnolenza diurna con conseguenze sulle capacità di concentrazione e attenzione, sono fattore di rischio per eventi cardio- e cerebrovascolari ed aritmie cardiache e possono provocare deterioramento cognitivo. Inoltre l’insonnia, intesa come difficoltà ad iniziare e mantenere il sonno, è spesso indice di patologie internistiche e neurodegenerative. Al congresso – un evento di elevato valore scientifico, con la partecipazione dei massimi esperti nazionali ed internazionali delle diverse aree di interesse della medicina del sonno – sono stati presentati numerosi lavori scientifici in cui sono impegnati numerosi ricercatori di varie discipline della facoltà di Medicina di Cagliari, a dimostrazione dell’importanza del sonno e dei suoi disturbi nelle diverse età della vita e nelle diverse discipline cliniche.

 


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