Vela, rientro a Cagliari per Gaetano Mura

Il navigatore solitario è rientrato a Cagliari in volo dall’Australia: accolto da una piccola folla all’aeroporto sardo


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Gaetano Mura, il navigatore di Cala Gonone protagonista del tentativo di circumnavigazione del globo in solitario con il Class 40 Italia di 12 metri, terminato a metà percorso in Australia a causa di una serie di avarie all’imbarcazione che hanno suggerito l’interruzione dell’impresa, è rientrato ieri sera a Cagliari. Nel transito allo scalo romano di Fiumicino, Gaetano Mura è stato salutato dal collega navigatore Matteo Miceli. All’aeroporto del capoluogo sardo l’ocean-racer è stato accolto da una piccola folla di amici, sostenitori e giornalisti. 

Il grande seguito da parte del pubblico di appassionati della vela e non, è stato uno dei risultati più eclatanti dell’impresa oceanica di Gaetano Mura, Italia e del Team 1Off, a dispetto della sua conclusione anticipata. Il velista italiano ha ricevuto centinaia di messaggi di incoraggiamento, e tra questi quelli di molti suoi colleghi navigatori. Grande successo è stato fatto registrare dai diari di bordo, dalle foto e dai video di Gaetano, pubblicati sul sito ufficiale dell’impresa “Solo Round The Globe Record” (www. http://www.gaetanomurarecord.com), sulle pagine social, e con una vasta eco su tutti i mezzi di comunicazione.

Tra i commenti all’arrivo di Gaetano Mura a Cagliari, spicca quello di Santino Concu, patron di 1Off che ha coordinato il team del velista sardo. “L’impresa è partita bene sotto ottimi auspici – ha detto Concu – la barca a posto, il navigatore in forma, un team che ha funzionato benissimo, affiancando al velista una parte medica, l’alimentazione, il meteo. Non è stato tralasciato niente. Certamente in imprese simili l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, è qualcosa di imponderabile contro il quale si può fare poco. Siamo contenti per quanto ha fatto Gaetano nella metà del giro del mondo che ha compiuto. E sono soddisfattissimo per come ha funzionato il team, prima della partenza, nei giorni della navigazione e anche durante l’approdo a Fremantle.

“Sono contento di rivedere Gaetano a casa. Questi mesi sono stati molto emozionanti. Devo dire che non ci aspettavamo che fosse così complicato, credo che in questa impresa siamo cresciuti insieme. Prima della partenza eravamo tutti sulla stessa linea, sembrava quasi normale che Gaetano partisse per girare il mondo a vela da solo e tornasse. Poi strada facendo ci siamo resi conto della difficoltà e profondità di una circumnavigazione del globo da parte di un velista solitario. Ci siamo adoperati sempre per garantire il massimo livello di sicurezza, e personalmente ho seguito Gaetano giorno e notte. Anche se non ci siamo sentiti spesso: è stato un tacito accordo tra noi, ho preferito non disturbarlo mentre faceva benissimo il suo mestiere di navigatore. Come lui ha sempre detto: terra e mare sono distanti, e gli stati d’animo molto differenti.”

“Il futuro? Io sono ottimista – conclude Santino Concu (1Off) – Ho conosciuto Gaetano per caso con amici comuni nel 2011, insieme abbiamo deciso di costruire il Class 40 Bet1128, che oggi si chiama Italia. Io sono un entusiasta, mi piacciono le nuove imprese, i progetti e le idee buone. Se ci saranno i presupposti, da questa impresa si potrà ripartire per fare qualcosa di nuovo. Difficile pensare a imprese più grandi di un giro del mondo, ma senz’altro si può immaginare qualcosa che arrivi al grande pubblico, che porti all’attenzione del grande pubblico gli sport nautici, il valore e la bellezza di una Terra come la Sardegna, di un Paese come l’Italia. Un ringraziamento da parte mia e del Team 1Off alle istituzioni che hanno creduto in questo progetto, al Ministro Franceschini, all’Enit, alla Regione Sardegna.”

Oggi intanto partiranno da Cagliari tre tecnici che a Fremantle, Perth, dove Italia è ormeggiata ospite del Fremantle Sailing Club, procederanno a ulteriori verifiche sulla barca prima di prepararla e caricarla su un cargo che la riporterà via mare nel nostro paese. 


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