di Paolo Rapeanu
Nella Sardegna e nella Cagliari martoriata dalla crisi c’è chi si rimbocca le maniche e riesce a creare un lavoro, praticamente, dal nulla. Come Valerio Saja, 36enne cagliaritano: professione car washer a domicilio. Ogni giorno riceve almeno una decina di telefonate e, a bordo del suo furgone, raggiunge l’automobile da pulire da cima a fondo: “Nella mia vita ho fatto di tutto, dal pizzaiolo al cameriere, poi ho imparato questo mestiere grazie a mio fratello, quattro anni fa. Da due anni sono in proprio, e riesco a farmi uno stipendio dignitoso, circa 1200 euro al mese”, afferma Valerio. “I clienti sono soddisfatti, per loro è una comodità avere chi gli pulisce l’auto anche sotto casa, non devono stressarsi per andare fino a chissà dove”.
E, dentro le automobili, il car washer 36enne trova di tutto: “Anche perizomi e manette di peluche, entrare dentro una macchina è come entrare dentro una casa”. La compagna fa la barista, hanno 2 figli e riescono “non a navigare nell’oro, certo, ma almeno abbiamo una vita dignitosa. La crisi c’è per tutti, ai giovani sardi dico che, se hanno un’idea, devono provare a portarla avanti, la tenacia e la costanza, alla fine, pagano. I miei due bambini sono affascinati e incuriositi dal lavoro che faccio, quello più grande, di nove anni, a volte mi dà una mano per pulire l’automobile di casa, ed è sempre felice”.









