Medici e infermieri no vax in rivolta in Sardegna, pronto il ricorso contro lo stop a lavoro e stipendio
Gli interessati sono circa 750 in tutta l’isola, un centinaio i destinatari dei provvedimenti già recapitati: se non si mettono in regola entro 5 giorni, saranno sospesi dall’incarico senza paga fino al 31 dicembre. Ma sarà battaglia legale
Medici e operatori sanitari non vaccinati, circa 750 in tutta l’isola, sono in rivolta e preparano un ricorso contro il provvedimento dell’Ats che prevede la sospensione dall’incarico e zero stipendio fino al prossimo 31 dicembre. Due giorni fa, sono stati sospesi i primi 57 operatori nel nord della Sardegna, a seguire scatta l’ultimatum di 5 giorni per tutte le altre zone dell’isola. Al momento sono circa 100 i destinatari dei provvedimenti, ai quali viene intimato di vaccinarsi oppure di dire addio a lavoro e paga fino alla fine dell’anno. Anche se alcuni, da quanto si apprende, stanno provvedendo a vaccinarsi, la maggior parte sta affilando le armi per una battaglia legale. Di fatto, una battaglia di diritti: quello alla tutela della salute, più che doveroso soprattutto in una corsia di ospedale, e quello alla libera scelta di ognuno, che però per i sanitari ha probabilmente qualche limite.











