C’è chi dirà che la Sardegna è la terra per la vacanza perfetta. Verissimo, ma slogan campanilistici a parte, non è da meno nemmeno gran parte del resto del mondo. Peccato che, per un sardo, andare in vacanza oltremare sia diventata una utopia e, in più di un caso, un miraggio. Addio al sogno delle capitali europee a basso prezzo: “Ryanair, su Londra, è passata da cento a trecento euro”, afferma Franco Turco, decenni di esperienza come agente di viaggio. “Le vacanze per i sardi rischiano di costare il trenta per cento in più, la colpa è delle compagnie aeree che hanno aumentato i biglietti e ormai, col giochetto del trolley, bisogna mettere in conto tra andata e ritorno altri 120 euro a testa”. E le mete classiche diventano inaccessibili: “Londra, ma anche Siviglia o Oporto. Noi, però, dobbiamo essere come i broker e proporre mete fattibili. C’è Malta, cento euro a testa per l’aereo perché c’è una compagnia aerea di bandiera che fa scalo in Sardegna. Bisogna portare qui più compagnie, penso alla Wizz, per coprire quante più mete possibili”.
E, con Pasqua già giocata, visto che è impossibile, oggi, prenotare ovunque per il ponte pasquale senza vendere un rene, i problemi li riscontra anche Gian Mario Pileri della Fiavet Sardegna: “A parte le due rotte in continuità, tutte le altre sono proibitive, rialzi confermati del trenta per cento. Va messo un limite alle tariffe, un tetto, ed è la Regione che può fare qualcosa. Bisogna prenotare sempre con largo anticipo”, sostiene Pileri, “più si arriva a periodi di punta come l’estate, peggio è. Anche l’anno scorso abbiamo visto la follia di un biglietto aereo per una destinazione nazionale venduto a cinquecento euro”.









