Uta, nuovo assalto al territorio, da parte di Terna un progetto in fase di realizzazione: la denuncia è del Comitato Difesa del Territorio.
“Dopo mesi di incertezze lungo quella stradina rurale, dove per lungo tempo si poteva scorgere in lontananza una grande gru con il braccio esteso che mandava avanti i lavori nascosti da filari di eucaliptus, ho finalmente scoperto la vera natura di quel cantiere apparentemente misterioso, privo di segnaletica. Inizialmente avevo ipotizzato che si trattasse di lavori per qualche prefabbricato agricolo, ma oggi la sorpresa è stata inaspettata”.
Spunta un cartello con le indicazioni del progetto, presumibilmente una stazione energetica, e “un ulteriore appezzamento di terreno agricolo sottratto al territorio di Uta. La responsabilità di questa operazione ricade sulla società Terna Spa, il tutto avvenuto nel silenzio delle istituzioni locali e regionali.
Il cartello all’ingresso informa riguardo ai “lavori di realizzazione S/E RTN RUMIANCA 2 220KV”. Attualmente, sto analizzando i documenti in mio possesso – spiega il leader Davide Meloni – e sono certo che chi si sentirà coinvolto giustificherà l’operazione con la scusa della pubblica utilità, sostenendo che non ci fosse nulla da fare, o ricorrendo a mozioni che in realtà si rivelano solo un’illusione, di scarsa efficacia”.
Prosegue la battaglia contro la speculazione energetica: “È fondamentale far sentire la propria voce prima che accadano eventi indesiderati, piuttosto che dopo che i “buoi siano scappati”. Non attribuisco colpe alle aziende o agli operai coinvolti nella realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, poiché in Sardegna la questione occupazionale è molto seria e ogni opportunità contribuisce al sostentamento delle famiglie. Dobbiamo sempre ricordare che ognuno di noi ha una famiglia da mantenere.
Come già accennato, dalle informazioni in mio possesso, risulta che quell’area dovrebbe essere classificata come fascia di rispetto a verde agricolo, e sappiamo che l’inizio dei lavori risale a luglio 2024″.
L’opera riaccende, dunque, le polemiche: “Se la Sardegna è già autonoma dal punto di vista energetico, perché dobbiamo continuare a sacrificare aree agricole vitali per lo sviluppo dell’agricoltura? Perché la Sardegna deve diventare un’industria elettrica per l’Europa?” spiega Meloni.