di Jacopo Norfo
Via i tutor dall’Università, con tutti i loro titoli. E a loro posto semplicemente gli studenti: l’Ateneo della Del Zompo taglia, sulla pelle di bravissimi professionisti. Succede a Cagliari, gennaio 2017.
Sono passati sei mesi dalla scadenza dei contratti dei Tutor di Orientamento dell’Università di Cagliari, mesi nei quali, l’Università che ha formato delle figure professionali ad hoc, ha rinunciato a questi collaboratori ricorrendo, in alcuni casi, agli studenti collaboratori, oppure alla chiusura delle sedi periferiche dei servizi di Orientamento nelle Facoltà. Pur riconoscendo la grande risorsa costituita dall’operato degli studenti, da parte degli Orientatori Alessia Portas, Antonietta Di Leo, Luca Tolu, Alice Zanda, Gabriella Dongu, Maura Succu, Cinzia Casu, Annapaola Scudu e Lucia Pilota, si ribadisce “l’importanza che il servizio sia svolto da professionisti, a vantaggio della qualità e credibilità del sistema, e di un valido supporto agli utenti direttamente interessati: gli studenti stessi”. Inoltre, pongono l’interrogativo su “quale tipo di supporto l’Università intenda offrire ai suoi studenti, e in particolar modo ai nuovi immatricolati: quello ottenibile da un collega di studi, o quello di un professionista esperto?”.
SENZA VISIONE NEL FUTURO. Gli ex Tutor tengono a precisare di non essere “contro” l’Università, ma promotori “di un’iniziativa costruita “per” fare chiarezza, “per” comprendere se esiste un progetto o una visione di lungo periodo e “per” capire cosa l’Università e le istituzioni stiano facendo per rendere fruibile il servizio Orientamento agli studenti senza disperdere preziose competenze”. I Tutor di Orientamento sono presenti nell’ateneo cagliaritano fin dal 2002. Da allora, tramite numerose selezioni, si sono formate delle professionalità che, nel corso degli anni, hanno gestito un’utenza cresciuta in modo esponenziale, riducendo gli abbandoni, registrando una media di 15.000 contatti ogni anno e dimostrando l’importanza sempre più concreta del servizio, sia per gli studenti delle scuole superiori, che per gli studenti universitari e i laureati. Il problema principale potrebbe essere, tuttavia, una questione di finanziamenti da parte della Regione. La vertenza è infatti sbarcata anche in Consiglio Regionale con l’iniziativa dei Riformatori Sardi. Il Consigliere Regionale Michele Cossa ha presentato un’interrogazione all’assessore Claudia Firino per fare luce sulla questione, capire la posizione della Regione e soprattutto sull’iter dei finanziamenti regionali.
TUTTO CHIUSO DA LUGLIO. Il servizio di tutoraggio nelle Facoltà ha chiuso i battenti il 31 Luglio 2016. Da parte degli ex Tutor l’auspicio è “che si possa trovare una soluzione sia per garantire la piena continuità del servizio in ogni Facoltà durante l’intero arco dell’anno, che per tutelare quanti si siano impegnati con serietà nel proprio lavoro mettendo a disposizione dell’Amministrazione onestà e professionalità”. Inoltre, si teme che “la paventata esternalizzazione del servizio a delle cooperative – confermata dallo stesso Rettore nel verbale del Consiglio di Amministrazione del 26/11/2015 – si trasformi in una sostanziale liquidazione per gran parte dei Tutor e per le loro competenze maturate in anni di collaborazione con l’Università di Cagliari”. Gli ex orientatori chiedono alle parti Istituzionali e alla Regione la possibilità di “creare strutture stabili e azioni permanenti attraverso un servizio che li veda operativi in un contesto nel quale si sono formati e hanno speso le loro competenze professionali portando frutti concreti nell’Ateneo”. Affidare questo servizio ad altri professionisti, che potrebbero non avere questo specifico bagaglio di esperienze, “porterebbe ad un’inversione negativa in termini di qualità del servizio offerto”.










