Truffe online, conti correnti nel mirino della criminalità informatica

L’allerta anche su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale


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Neanche le festività natalizie fermano hacker e truffatori telematici che continuano ad inondare i nostri dispositivi con falsi messaggi email o attraverso le messaggerie istantanee che c’invitano a controllare il nostro account del conto corrente online che avrebbe registrato non meglio precisate attività insolite, con la conseguenza che sarebbero state limitate alcune delle funzioni (pagamenti online, trasferimenti bancari e prelievi di denaro). Nulla di più falso! L’unico modo per evitare di cadere nelle trappole e nelle insidie della rete, come andiamo ripetendo da tempo noi dello “Sportello dei Diritti”, è quello di prestare sempre attenzione ad ogni messaggio che giunge sui nostri apparati connessi. A ricordarcelo anche la Polizia Postale attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” che ha segnalato uno dei tanti modi per fregare gli utenti di conti correnti online della Banca “Intesa San Paolo” semplicemente cliccando su un collegamento “sicuro”, che più insicuro non è perché si tratta del più classico dei “phishing”. Questo tipo di truffa, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è effettuata tramite la “rete” e si realizza attraverso il tentativo d’ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale. Il modo migliore per difendersi, è quello di non rispondere mai a questi messaggi palesemente strani e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati bancari o sensibili. Il problema però è sempre lo stesso: molte imprese, professionisti e utenti continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette quando viene toccato il proprio conto corrente o carta di credito e si agisce d’istinto. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché le banche o gli istituti finanziari non utilizzano mai questo tipo di procedura per le loro comunicazioni. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email [email protected] o [email protected] per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.


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