I carabinieri del comando provinciale di Cagliari, dalle prime ore di questa mattina, stanno eseguendo sette provvedimenti cautelari personali, emessi dal Gip del Tribunale di Cagliari, nei confronti dei componenti di una banda di criminali dedita alle truffe in danno di istituti credito, società finanziarie ed esercizi commerciali.
In base a quanto hanno accertato i carabinieri, l’organizzazione avrebbe messo a segno truffe per circa due anni sia in città che in provincia. Il modus operandi sarebbe stato sempre lo stesso e si sarebbe basato sull’utilizzo dei prestanome e sull’avvio delle società solo per dotarsi di partita Iva: versando pochi euro aprivano conti correnti in banche e uffici postali chiedendo l’immediato rilascio dei carnet di assegni che venivano poi utilizzati per acquistare merce. Ma portati all’incasso gli assegni erano scoperti. I sette vendevano poi la merce sul web o a Cagliari.
Nel dettaglio, avrebbero acquistato con assegni falsi merce di ogni tipo, dall’abbigliamento agli elettrodomestici, in negozi e centri commerciali di Cagliari e provincia, per un valore di centinaia di migliaia di euro. In cella sono finiti Massimo Perra, 30 anni, di Cagliari, Alessandro Podda, anche lui trentenne cagliaritano, e Maicol Sanna, di 29 anni, di Cagliari. Si trovano, invece, agli arresti domiciliari Omar Sanna, 32 anni, fratello di Maicol, Ireneo Melis, suo coetaneo, e Renato Tassi, 52 anni, nato nel capoluogo sardo. Per Mario Porcu, 23 anni, originario di Oristano, è stato disposto l’obbligo di firma. I carabinieri hanno quindi denunciato altre nove persone accusate di favoreggiamento o per aver pagato con assegni falsi. I carabinieri di Cagliari hanno avviato le indagini nel 2012 dopo diverse denunce di negozianti ai quali veniva acquistata la merce con assegni scoperti.











