Una decisione presa dopo le ripetute segnalazioni che evidenziavano la presenza nel sito archeologico di incontrollabili branchi di cinghiali che durante tutto l’arco della giornata si recano nei luoghi frequentati dei turisti in visita. Il 3 giugno la polizia locale è intervenuta sui luoghi, con la collaborazione del personale della Coop. Archeotour che gestisce il parco archeologico, e ha documentato numerosi danni ai monumenti archeologici ubicati nell’area di santa Cristina a prova inconfutabile che gli ungulati si recano nei luoghi oggetto di visita turistica. “Tale situazione pregiudica la sicurezza dei visitatori e dei turisti mettendone in grave pericolo l’incolumità in relazione ai danni che potrebbero essere arrecati dalla presenza incontrollata dei cinghiali” si legge nell’ordinanza.
“Considerato che è necessario la realizzazione di un intervento straordinario finalizzato al ripristino delle condizioni che garantiscano l’incolumità dei visitatori, quantificabili in circa 70.000 l’anno, oltre che la conservazione dell’intero patrimonio archeologico e la messa in sicurezza dell’intera area” e rilevato che “si rende necessario tutelare l’incolumità pubblica, la tutela e la difesa del patrimonio archeologico e la fruibilità in sicurezza del sito conosciuto e frequentato da visitatori provenienti da tutto il mondo” dopo aver valutato che
“la rimozione mediante cattura degli animali non potrebbe essere realizzata per l’alto numero e la pericolosità delle operazioni necessarie, nonché per l’assenza di figure professionali formate allo specifico servizio” è stato quindi deciso “un intervento di abbattimento controllato degli ungulati in questione attraverso appostamenti da effettuarsi nelle ore notturne”.












