Il presidente francese Macron che si presenta con la mascherina in pubblico, gli altri leader europei che fanno lo stesso, e poi gli Stati Uniti che chiedono alla popolazione di tornare a indossarla e i ripetuti appelli della comunità scientifica. In più, il covid del presidente della Repubblica Mattarella, che ha definito “una leggerezza” il fatto di essere andato alla Scala senza mascherina. Gli elementi ci sono tutti, compresi l’aumento di contagi – e anche di ricoveri e decessi – e l’arrivo anticipato dell’influenza, quest’anno particolarmente aggressiva dopo i due precedenti in cui era praticamente scomparsa, respinta proprio dalla barriera della mascherina e dal distanziamento sociale. Ma cosa farà il governo dopo aver assunto una linea liberista, e molto, sulla gestione della pandemia?
L’ipotesi che gira è di rendere nuovamente obbligatorie le mascherine al chiuso, almeno per queste feste e finché non passerà la cosiddetta ondata di Natale. Troppo rischioso lasciare senza freni feste, veglioni, cenoni e tutto quello che in questo periodo porta a stare insieme fra baci e abbracci. Medici e scienziati fanno pressing e appelli a reintrodurre almeno qualche restrizione, e l’obbligo della mascherina al chiuso potrebbe essere la soluzione perfetta. Il governo ci sta ragionando, anche se le posizioni della maggioranza vanno in tutt’altra direzione.










