Di Paolo Rapeanu
Elia Loi, 32enne allevatore pregiudicato, Stefano Arzu, 31enne allevatore pregiudicato e Mauro Cabras, 23enne disoccupato. Tutti e tre di Talana, Loi e Arzu già arrestati nel 2006 in un’operazione legata ad assalti a bancomat e furti. Sono loro gli autori della tentata rapina al Banco di Sardegna del 5 agosto 2016. I carabinieri li hanno rintracciati dopo lunghe indagini. Elia Loi, da accertamenti dei militari, è risultato coinvolto nella rapina all’ufficio postale di Lotzorai, il 4 settembre 2004.
Le indagini, svolte dal nucleo investigativo dei carabinieri, insieme al reparto di investigazioni scientifiche di Cagliari e della compagnia di Lanusei, hanno permesso di rintracciarli dopo un anno e mezzo. I malviventi, armati e travestiti da carabinieri, avevano immobilizzato dipendenti e clienti, ma non erano riusciti ad entrare nel caveau (che conteneva 400mila euro) a causa dell’arrivo di una pattuglia del nucleo radiomobile. Alla vista dei veri militari, erano scappati da una finestra, abbandonando due pistole e parte dell’abbigliamento “finto”. Poi, avevano dato alle fiamme, a Sestu, l’Audi A3 utilizzata per la rapina. “Il palo, all’esterno della banca, li aveva avvisati del nostro arrivo. È stato fondamentale analizzare le immagini delle videocamere di sorveglianza, oltre al sopralluogo svolto. Berretti e passamontagna sono stati analizzati, estraendo campioni di Dna”, spiegano i carabinieri.
Al termine delle operazioni di perquisizione i militari hanno rinvenuto e sequestrato alcuni telefoni cellulari e indumenti compatibili con il travisamento usato nella tentata rapina. Nei successivi rastrellamenti e nelle aree prossime ai luoghi perquisiti, specie vicino all’abitazione del Loi sono stati rinvenute, anche grazie al contributo delle unità cinofile e sequestrate, due pistole giocattolo modificate in modo da poter sparare realmente, ma anche marijuana e cocaina.
I tre sono stati arrestati, per loro si sono aperte le porte del carcere di Uta.










