Le tende? No. Le aule nuove della Italo Stagno a Is Mirrionis? Sì, e d’altronde era la prima scelta, e anche la più solida. Lunedì niente campanella per duecento bambini, quelli della scuola primaria di via Stoccolma a Cagliari. “Docenti e personale Ata saranno in sede per prendere servizio, gli alunni no e non sappiamo quando inizieranno perché stiamo aspettando comunicazione ufficiale”, spiega Pino Aquila, rappresentante dei genitori. “Certo è che lunedì gli studenti saranno a casa o al mare, si dovrà riunire intanto il Consiglio di istituto e definire quali classi andranno a Is Mirrionis e quali nei locali, agibili, della scuola media”.
Di sicuro fa notizia la bocciatura delle dieci tende, così come l’aveva fatta quando era stata proposta. Vincono le famiglie, perde chi aveva proposto una soluzione non adatta, sicuramente, in una realtà come quella di Cagliari. Dove ci sono tante scuole malandate, ma non al punto di non avere altre soluzioni migliori di quella di creare una scuola-campeggio in un campetto di calcio. Colpi di scena permettendo, si intende.












