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Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau ha raggiunto questa mattina le lavoratrici e i lavoratori di Tim – Telecom Italia della Sardegna, in sit in di protesta sotto il Palazzo di via Roma, in occasione dello sciopero nazionale indetto da tutte le sigle sindacali.
Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda ha ascoltato i dipendenti sardi della TIM che hanno aderito allo sciopero nazionale, organizzando in concomitanza con altre piazze d’Italia, la protesta di questa mattina volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni regionali sulla complessa situazione che sta caratterizzando l’azione aziendale.
«Il piano di riorganizzazione voluto dal nuovo amministratore delegato – hanno spiegato i dipendenti – prevede esclusivamente dei tagli, la riduzione dei costi del personale e, soprattutto, una perdita di tutele con la disdetta unilaterale dell’accordo di contrattazione di II livello per i dipendenti, nel momento in cui è scaduto da ormai due anni anche il contratto di settore».
Le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, unitamente alle segreterie di Slc – CGIL, Fistel CISL e Uilcom – Uil hanno consegnato al presidente del Consiglio regionale il dossier TIM nel quale illustrano la vertenza, entrando nel merito anche della situazione che caratterizza la regione Sardegna «dove – sottolineano – siamo fortemente preoccupati anche a causa dei continui tagli agli investimenti tecnologici che non fanno altro che alimentare un progressivo isolamento dei sardi dal mondo delle telecomunicazioni».
Il presidente Ganau ha raccolto le preoccupazioni dei dipendenti, manifestando piena solidarietà e massimo supporto alla vertenza nazionale che coinvolge direttamente anche i dipendenti sardi.
«Il Consiglio regionale non può che sostenere le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori – ha sottolineato Ganau – che temono a seguito alla riorganizzazione aziendale eventuali ricadute occupazionali e una riduzione della qualità del servizio. Seguiremo l’evolversi della situazione – ha concluso Ganau – con l’impegno di rivederci a breve insieme alla Conferenza dei capigruppo».