Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Per tre giorni, entrare nelle sale della Biblioteca comunale di Carbonia è stato come penetrare in una miniera di produzioni librarie, dove il lettore e l’appassionato hanno potuto attingere alla risorsa più profonda: l’originalità, il sentimento e la ricchezza delle diversità culturali dell’isola, argomenti che soprattutto un editore locale può permettersi di offrire nel loro aspetto più autentico.
Con una “Miniera di cultura”, domenica si è conclusa la terza e ultima tappa dell’Isola dei libri, il circuito di promozione dell’editoria sarda che, a partire da luglio, ha portato in giro per la Sardegna presentazioni delle migliori novità librarie, incontri con autori, dibattiti, reading creativi e proiezioni di film.
Prima Alghero, con un grande successo di apertura a Lo Quarter del Llibre, poi Cagliari, che ha ospitato al Ghetto degli ebrei “Crocevia di Culture” e infine il cuore del Sulcis, la manifestazione voluta dall’assessorato regionale alla Cultura e diretta artisticamente dall’Associazione editori sardi è stata un vero e proprio tour del libro, nato dalla volontà di far crescere le pubblicazioni di nicchia e di far conoscere il vero valore delle produzioni locali. Niente best-seller internazionali quindi, ma un catalogo di tutto rispetto che restituisce al territorio la sua vera vocazione.
Un orizzonte che ha avuto come cornice il messaggio dei “visionari sardi”, straordinari protagonisti della letteratura e della saggistica del Novecento come Sergio Atzeni, Francesco Masala, Antonio Gramsci e Grazia Deledda, personaggi attraverso i quali è possibile raccontare l’immaginario dell’isola come nessun altro è riuscito a fare.
Un messaggio che non è venuto meno neanche a Carbonia, dove è stata protagonista la figura della grande scrittrice nuorese, unica donna premio Nobel in Italia, nel dibattito curato da Roberto Puggioni dell’Università di Cagliari, e nel reading creativo “Con Grazia” di Elio Turno Arthemalle.
Ma l’Isola del libro ha avuto anche il notevole significato di testare nuove formule di divulgazione, in un periodo in cui la necessità di sperimentare nuovi linguaggi è d’obbligo per un editore, mentre il digitale spinge i più giovani verso nuovi orizzonti di lettura.
L’importanza della manifestazione è stata più volte riconosciuta dagli amministratori locali, in ultima analisi dall’assessora alla Cultura del Comune di Carbonia, Emanuela Rubiu, che ha espresso l’auspicio di un ulteriore crescita per i prossimi anni, soprattutto per avvicinare i ragazzi alla lettura.
E ai ragazzi delle scuole è stato dedicato gran parte del programma, a cominciare dagli studenti delle scuole medie di San Giovanni Suergiu e Don Milani di Carbonia, che hanno potuto dialogare con gli autori, riscoprendo curiosi aneddoti sulla storia della Sardegna nelle varie epoche, sulle leggende e le fiabe della tradizione e nondimeno sulla lingua sarda, con le sue varianti e le proposte per un’ortografia comune. Le sale della Biblioteca hanno coinvolto anche gli scolari delle elementari e gli studenti delle superiori, con presentazioni mirate a seconda dell’età.
L’interesse si è catalizzato in particolare sul romanzo storico e sul fantasy, genere quest’ultimo che sta incontrando notevole interesse grazie alla riproposizione in chiave fantastica di trame ispirate alle grandi scoperte archeologiche degli ultimi decenni. Un tema tra tutti quello dei Giganti di Monte Prama.
Ma l’attività di promozione del libro sardo non si ferma con Carbonia. Proprio in questi giorni ad Alghero è in corso la seconda parte del progetto “Adotta un libro sardo”, inaugurata il 9 dicembre al Liceo Manno di Alghero con la conferenza di Gian Nicola Cabizza dedicata al rapporto tra Dante e le stelle, e che proseguirà il 16 dicembre con Bruno Tognolini, che parlerà di “Le storie con le rime” con gli alunni delle scuole elementari e si concluderà con il laboratorio “Raccontare le immagini”, di Manuele Mureddu.
Ci sarà tempo e modo di fare un bilancio globale del complesso degli eventi attuati con il marchio AES “L’Isola dei libri”, a partire dalla Mostra del Libro di Macomer, proseguendo poi per Alghero, Cagliari, Carbonia, ma fin d’ora si può dire che si tratta di iniziative che hanno l’ambizione di coinvolgere i lettori e di avvicinare i giovani alla lettura e di riscoprire e valorizzare la produzione letteraria della Sardegna in un ideale dialogo con la cultura contemporanea.