“Apprendiamo con grande sgomento, tramite una delibera della giunta comunale di Sant’Antioco, la volontà di chiudere il plesso scolastico di via Salvo D’Acquisto. L’intenzione è quella di comprimere tutti i servizi scolastici di secondo grado nella sede di via Bolzano, trasferendo gli studenti degli indirizzi artistico e scienze umane” spiegano gli studenti.
“Riteniamo grave che questa decisione sia stata presa senza consultare la dirigenza scolastica e senza valutare l’effettiva fattibilità di tale spostamento.
La sede di via Bolzano non è in grado di ospitare, per mancanza di spazi, le classi degli indirizzi scienze umane e artistico, oltre che i particolari laboratori che quest’ultimo corso di studi richiede, che sono stati oggetto di ammodernamento l’anno precedente grazie ai fondi del PNRR”.
Tale riorganizzazione porterebbe a “gravi disagi per studenti e famiglie e metterebbe a rischio l’esistenza stessa dell’indirizzo artistico, creando un inevitabile calo delle iscrizioni”. Sarebbe necessaria anche una totale rimodulazione dell’organizzazione delle lezioni, delle gestioni delle aule informatiche, dell’uso della palestra condivisa generando diversi problemi logistici derivanti dalla mancanza di spazi.
“Noi non staremo a guardare, è il momento di far sentire la nostra voce e il nostro dissenso verso questa assurda decisione presa dal sindaco Locci e dalla sua giunta senza nessun confronto democratico con l’istituzione scolastica che ha appreso la notizia dai canali social del comune.
Abbiamo perciò organizzato un corteo di protesta martedì 5 novembre che partirà da via Salvo d’acquisto alle ore 11.00 e arriverà in Comune dove chiederemo a gran voce spiegazioni al sindaco Ignazio Locci e all’assessore Luca Mereu in merito a questa vergognosa decisione”. Non solo: “Speriamo in un’ampia partecipazione da parte della comunità antiochense per lanciare un forte segnale all’amministrazione.
La scuola non si tocca”.












