È stata fatale la corsia sbagliata, pochi metri dal semaforo successivo a quello di via Galvani dove inizia il lungo tratto in direzione Quartu riservato a bus e taxi. Alessandro Francesco Sanna, il 19enne di Assemini morto insieme ad altri tre dei sei giovani, “era al volante della Ford intestata al padre. Arrivava dal tratto precedente di viale Marconi e andava oltre il limite massimo consentito”. A dirlo, dopo una prima ricostruzione terminata e in attesa di qualche contributo che può arrivare dalle telecamere presenti nella zona, è il dirigente della polizia Locale, Giambattista Marotto. I segni dell’impatto della macchina sono una traccia fondamentale per comprendere cosa sia capitato.
E, al momento, non risulta percorribile un’ eventuale ipotesi che veda la Ford arrivare dalla discesa dell’Asse Mediano, proprio per la velocità: “Non era una Maserati”, cioè non è possibile che dalla fine della discesa all’impatto col marciapiede possa avere preso tutta quella velocità che, poi, ha portato la stessa Ford a centrare un muretto di una casa prima di ribaltarsi.










