Strade da incubo, tra Serramanna e Serrenti il pericolo si cela dentro ogni buca: “Aspettano che si sacrifichi qualcuno di noi per poter iniziare i lavori?”. Lettera aperta di un automobilista che ogni giorno percorre la provinciale del Medio Campidano, la sp 56, uno dei tratti più trafficati e insidiosi che già in passato è stato segnalato all’attenzione delle istituzioni di competenza dai tanti che utilizzano l’arteria per lavoro o per immettersi nella ss 131 e che si presenta, quasi, come una strada di campagna.
“Questa è la situazione della strada provinciale Serrenti-Serramanna. Da anni si parla di sistemarla. Così come per la strada Samassi-Serrenti, che è stata poi sistemata dopo la morte della povera ragazza mentre andava a lavoro. Bravi a riempirsi la bocca di belle promesse, intanto continuiamo a viaggiare in una strada allagata, senza segnaletica orizzontale e verticale, senza asfalto per certi tratti, con cedimenti strutturali in prossimità degli attraversamenti dei corpi idrici naturali dove si cammina al centro carreggiata o contromano”.
Un ennesimo appello, quindi, giunge in questi giorni in cui il maltempo domina con la pioggia: si cammina con una velocità molto moderata, il pericolo è quello di finire fuori strada o di scontrarsi frontalmente con chi cammina nella corsia opposta: oltre i lati della strada, privi di guard rail e di qualsiasi segnaletica, ci sono i terreni agricoli ma non prima di oltre un metro di altezza. La richiesta è semplice, ossia quella che la provinciale venga messa in sicurezza prima che muoia qualcuno. E non dopo l’irreversibile.
“Questa è la situazione della strada provinciale Serrenti-Serramanna. Da anni si parla di sistemarla. Così come per la strada Samassi-Serrenti, che è stata poi sistemata dopo la morte della povera ragazza mentre andava a lavoro. Bravi a riempirsi la bocca di belle promesse, intanto continuiamo a viaggiare in una strada allagata, senza segnaletica orizzontale e verticale, senza asfalto per certi tratti, con cedimenti strutturali in prossimità degli attraversamenti dei corpi idrici naturali dove si cammina al centro carreggiata o contromano”.
Un ennesimo appello, quindi, giunge in questi giorni in cui il maltempo domina con la pioggia: si cammina con una velocità molto moderata, il pericolo è quello di finire fuori strada o di scontrarsi frontalmente con chi cammina nella corsia opposta: oltre i lati della strada, privi di guard rail e di qualsiasi segnaletica, ci sono i terreni agricoli ma non prima di oltre un metro di altezza. La richiesta è semplice, ossia quella che la provinciale venga messa in sicurezza prima che muoia qualcuno. E non dopo l’irreversibile.











