Non solo malamovida, decibel sparati alti, per lo storico quartiere del capoluogo sardo ancora una disavventura. La causa? “L’ennesima ordinanza da parte del servizio viabilità del Comune, per l’organizzazione del Festival” comunicano i rappresentanti del quartiere.
“L’ordinanza è stata emanata senza offrire un’alternativa almeno per il parcheggio ai residenti, nonostante fossero state proposte per iscritto da parte dei residenti, delle soluzioni, alle quali non è stata data risposta.
Inoltre, oltre il danno la beffa, poiché il corpo della polizia municipale, il 18 ottobre verso le 17 ha provveduto solertemente a sanzionare i vessati residenti, che non potendo parcheggiare l’autovettura nelle vie limitrofe al blocco, per le quali è necessario un pass diverso da quello di Stampace Alto, né tantomeno nelle strisce blu occupate da tutti gli avventori del centro, sono incorsi nelle sanzioni parcheggiando in vico III Sant’ Efisio”. Rabbia e frustrazione quindi, che i residenti hanno mostrato anche contro le autorità: “Sono insorti nei confronti dei vigili urbani, che dal canto loro, dovevano applicare l’ordinanza.
La domanda che si pone è: è legittimo che un’amministrazione Comunale, non rispettando il principio di imparzialità sancito dall’art.97 della Costituzione, emani un’ordinanza che non contempla i diritti dei residenti, non preveda mai una pianificazione degli innumerevoli eventi che si svolgono a Stampace Alto, rendendo impossibile la vita ai residenti, e non risponda alle soluzioni proposte dai residenti stessi?”.
Come se non bastasse, i residenti hanno appreso casualmente, il 19 sera, dal sito del Comune che la manifestazione era stata spostata in un altro spazio comunale, senza che i divieti di sosta venissero rimossi.










