La fine della storia con un 45enne cagliaritano si è trasformata in un incubo per una donna di 50 anni originaria dell’Emilia Romagna.
Un tunnel di pressioni psicologiche e pedinamenti da cui credeva non sarebbe mai uscita, quello in cui è improvvisamente stata catapultata, da alcuni mesi a questa parte. Non si sentiva più libera, il suo numero di lellulare – come ha raccontato ai carabinieri del capoluogo sardo – non faceva che squillare e ricevere decine di messaggi al giorno. Non erano parole pesanti.
La donna non sarebbe mai stata insultata, né minacciata. Ma quei “Ti amo, ti prego, torna con me” che ripetutamente figuravano sul suo telefono e la tormentavano, l’avevano costretta a vivere in un inferno. Continue dichiarazioni d’amore, insomma, che però non hanno mai avuto l’effetto sperato. Anzi.
La donna si è rivolta ai militari dell’Arma e ha raccontato tutti gli episodi in cui è stata pedinata. I continui appostamenti dell’uomo avevano reso necessario che cambiasse abitudini, i luoghi solitamente frequentati. Per il cagliaritano è scattata la dneuncia per stalking.












