Armi, munizioni, materiale ad alto potenziale esplodente da cava, un ingente quantitativo di droga, soldi in contanti e tutto l’occorrente per confezionare le dosi, addirittura una macchinetta contabanconote. Due gli arresti, (si tratta di due pregiudicati ben noti alle forze dell’ordine), con i Carabinieri che durante le rispettive perquisizioni domiciliari, si sono dovuti improvvisare operai con l’ausilio delle ruspe per scavare su un terreno incolto e ritrovare dei bidoni in plastica dove erano occultate le infiorescenze di marijuana. La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 300mila euro.
In manette sono finiti due cognati, (nelle foto in alto), Giovanni Meloni, 45enne, originario di Gergei, (in passato si era già macchiato per un omicidio compiuto negli anni ’90, scontando 20 anni di carcere) e il cagliaritano di Is Mirrionis, Roberto Nairi, di 52 anni, residente in via Capo Boi a Flumini, ex proprietario del Black Diamonds in via Del Fangario a Cagliari, vittima di un agguato nel 2013 nel quartiere cagliaritano, dove qualcuno tentò di farlo fuori sparandogli dei colpi di pistola addosso, agguato dal quale uscì indenne con qualche lieve ferita.
I NUMERI. In mattinata, il Tenente Colonnello del Comando Provinciale di via Nuoro, Ivan Giorno, assieme al Capitano del Nucleo Investigativo, Michele Cappa e al capitano Raffaele Cossu, alla guida della Compagnia di Quartu, hanno reso noti i dettagli dell’importante operazione: poco meno di 50 chili suddivisi tra hashish, cocaina e marijuana, nove i contenitori-cisterna rinvenuti e abilmente occultati a 40 centimetri sotto terra con dentro infiorescenze di fumo, in un appezzamento agricolo a Flumini, (in casa del Meloni), ancora 1.600 cartucce per calibro 357 e 9, pistole e fucili, 22mila euro in banconote da 50 e 100. Nel domicilio del Nairi invece i militari hanno rinvenuto nascosti tra l’immondizia circa 27 grammi di stupefacente e 6mila euro, di sicuro provento dello spaccio. Meloni si trova ora rinchiuso a Uta, mentre è in corso la direttissima a carico di Nairi: alla brillante operazione hanno partecipato anche le Unità Cinofile e i Cacciatori di Sardegna.











