Scoppia il caso dello spiaggia dello Scoglio di Peppino, a Costa Rei. Un tempo libera, ormai diventata solo un ricordo per i i tantissimi amanti del lido, in particolare cagliaritani. Il nostro articolo pubblicato ieri ha scatenato una marea di commenti. Eh sì, perché il litorale è quasi interamente occupato dagli stabilimenti dei privati che hanno ottenuto (legittimamente) le concessioni. Sdraie e lettini praticamente arrivano al bagno asciuga, neanche un fazzoletto di spiaggia libera. E questo non va giù a lettori che a centinaia hanno voluto dire la loro.
“Le bellezze naturali DEVONO essere lasciate libere e fruibili a tutti Lo Scoglio di Peppino e’ un bene di tutti e non può essere lasciato in mano a speculatori che badano solo al loro guadagno….la foto con i lettini quasi sul bagnasciuga fa RIBREZZO ! Complimenti a chi ha rilasciato le concessioni…”
C’è chi aggiunge:” Non solo allo scoglio di Peppino. Frequento da anni le spiagge di Costa Rei e i privati oramai la fanno da padrone impossessandosi di gran parte dell’arenile. Credo si debba intervenire!”
E ancora “I Comuni hanno bisogno di denaro… ed ecco che lande deserte, affascinanti e selvagge, si tramutano in improbabili parcheggi a pagamento. Chioschi e baretti spuntano come funghi, le spiagge si riempiono di ombrelloni e sdraie… i privati ci lucrano, e i Comuni pure.”
“E’ una vergogna, le spiagge dovrebbero essere libere perchè non appartengono all’uomo, ma alla natura, se noi dobbiamo pagare per prendere un po di sole.. Ormai e diventato tutto un magna magna, e c’è chi fa i soldi alle spalle di chi non se lo può permettere…”
“Credo che abbiano deturpato alla grande quella che era una delle più belle spiagge libere della Sardegna.VERGOGNA!”
Ma c’è anche chi è a favore, in realtà pochissimi ma per dovere di cronaca vanno citati “E ringraziate almeno che ci sono i privati che investono su Costa Rei e danno lavoro. Perché se mancano gli imprenditori anche il lavoratore non esisterebbe .” Oppure ” Almeno loro tengono pulite le spiagge”:












