Dieci giorni di silenzi, misteri e angoscia. Giovanni Leonardo Acca, per tutti Giannardo, 59 anni, sottufficiale dell’aeronautica in pensione, è sparito da Alghero lo scorso sedici ottobre. Si è allontanato a bordo della sua auto, una Audi A4 targata CE006NK, di colore grigio metallizzato, del 2002 con evidenti graffi, e due stickers della Apple sui due lati posteriori del portabagagli. Ha portato con sé il telefono, un caricabatterie, il filo per caricare il telefono in macchina e il portafogli con i documenti. Ha lasciato le chiavi di casa. Il suo cellulare ha agganciato la cella che copre l’aeroporto civile di Fertilia alle 13:30, poi si è spento.
Il figlio Samuele, poche ore fa, ha diramato l’ennesimo appello sui social, dopo essersi anche rivolto a Chi l’ha visto?, la popolare trasmissione di Rai 3: “Noi non ci fermiamo e non ci perdiamo d’animo, perché il posto di Papà e qui a casa con noi e qui a casa lo riporteremo”, scrive. Ha anche realizzato una locandina con la foto del padre: “Chiedo a chi ne abbia la possibilità e soprattutto la voglia, di stampare questa locandina e di appenderla nel proprio locale. L’obbiettivo è quello di rinfrescare la memoria o comunque estendere questa ricerca a chi non ha accesso ai canali social convenzionali. Questa situazione ha creato un dolore lancinante, ingiustificato, irrazionale. Un dolore che toglie l’appetito, il sonno. Un dolore che ci annulla, perché l’assenza di un padre e di un marito toglie certezze e fa sprofondare nelle sabbie mobili”, ammette il giovane. “Il nostro silenzio non significa che abbiamo perso le speranze, il nostro silenzio non significa che abbiamo o che molleremo la presa. Perché noi non ci fermeremo fino a quando Papà non tornerà a casa”.













