I pronto soccorso attivi sono sempre due, per tutta la zona del sud Sardegna, quello del Brotzu e quello del Policlinico. Una terza opzione non c’è, e così i due ospedali pienamente operativi a due anni di distanza dall’inizio della pandemia continuano a registrare numeri elevati per quanto riguarda gli arrivi di ambulanze e pazienti. In un martedì sera di inizio febbraio, alle 22:30, sono quarantadue le persone in attesa di visita al Brotzu, così suddivisi: 14 codici gialli, ventisette verdi e uno bianco. Il personale medico è alle prese con due codici rossi e sette codici gialli, e allora non si può fare altro che attendere, tutti distanziati, seduti nelle sedie del pronto soccorso.
Non va meglio oltre la Ss 554, al Policlinico di Monserrato: ventisei pazienti in attesa, venti segnati col codice giallo. Anche in questo caso, due codici rossi e tredici gialli portano, ovviamente, infermieri e medici a dover prestare soccorso prima ai casi più gravi.Le attese? Lunghe e, ovviamente, estenuanti. C’è chi pubblica anche foto e, a contorno, testimonianze in tempo reale direttamente dalla sala d’attesa interna del Brotzu su Facebook: “Grazie all’assessore della Sanità per aver chiuso i vari pronto soccorso. Dovrebbero fare un monumento al personale”.










