Christian Solinas e Carlo Doria arrivano al Brotzu accolti da fischi e urla. L’idea del presidente della Regione di costruire un nuovo ospedale in chissà quale punto di Cagliari e “sacrificare” il Brotzu non va giù ai sindacati: “Chiudere l’ospedale? Follia, potenziatelo”. Sindacalisti sul piede di guerra e c’è anche qualche semplice cittadino che protesta. L’assessore Doria è stato ricoperto da fischi e urla: “Andatevene via, vergogna”, tuona, megafono tra le mani, Gianfranco Angioni dell’Usb. “Non possiamo attendere promesse di migliorie future, siamo in crisi e con poco personale oggi”, aggiunge Diego Murracino del Nursing Up, che chiede “rispetto per tutti gli infermieri”. Solinas, entrato da un ingresso secondario per evitare la folla, dovrà spiegare a chi lavora al Brotzu, affiancato da Doria, il perchè delle sue scelte, tutte ancora da tradurre in atti concreti.
L’aria che tira, però, è quella di una contestazione molto aspra, al grido di “il Brotzu non si tocca”.









