La mossa che tutti aspettavano. Christian Solinas convoca i suoi per domani pomeriggio a Cagliari: dentro o fuori, domani dalle 17 inizierà il confronto interno che sfocerà nella decisione sulle ormai vicinissime elezioni regionali. Posto che è di fatto impossibile, salvo colpi di scena clamorosi, che Solinas venga ricandidato, i sardisti dovranno decidere se strappare con il centrodestra oppure tenere botta e subire Truzzu, nel nome dell’unità o per la promessa di una qualche compensazione.
“La direzione nazionale del Psd’az si riunirà domani pomeriggio a Cagliari. Lo ha stabilito il segretario nazionale Christian Solinas, che ha firmato la convocazione diretta ai componenti dell’organismo del partito. All’ordine del giorno, come primo punto, l’analisi della situazione politica, con le determinazioni conseguenti; si parlerà poi di adempimenti e di varie ed eventuali. La riunione, aperta ai componenti del gruppo consiliare e alla delegazione presente in giunta, si terrà nella sede nazionale di Viale Regina Margherita 6, alle 17”. Questo il testo del messaggio whatsapp arrivato ai sardisti oggi dopo pranzo.
Solinas, che ha problemi anche all’interno del suo partito, può però contare sull’alleanza di ferro e sul supporto incondizionato di Antonio Moro, presidente del partito, che fino a un anno fa – prima di diventare assessore ai Trasporti – faceva quotidianamente tiro al bersaglio contro Solinas, ora invece fa quadrato e promette battaglie.
Intanto, oggi a Roma si sono incontrati i tre leader nazionali Meloni, Tajani e Salvini. Ufficialmente per parlare di migranti, con tanto di smentita del fatto che si sia parlato di regionali. Cosa inevitabile, invece, visto che la sardegna andrà al voto per le regionali il 25 febbraio. Ma è tutto fermo: l’indicazione per l’isola dovrà rientrare nel puzzle che dovrà ricomporsi con tutte e 5 le regioni al voto nel 2024.











