Le chiome gialle confermano che la “situazione è preoccupante, e lo è purtroppo da diversi anni: emerge in modo importante anche “visivamente” in questo periodo” spiegano gli esperti.
Cambiamenti climatici che per i boschi si traducono in tre minacce: disseccamento, incendi, debolezza verso attacchi fungini complicati da una resilienza sempre più bassa ed ecco che il patrimonio boschivo sardo è messo a dura prova. Ad analizzare la situazione è l’ente che ha in mano il patrimonio naturale e che, da tempo, analizza e combatte contro questo triste fenomeno. “È difficile trovare una sola area della Sardegna dove, in modo più o meno intensivo, questa “malattia silenziosa” dei nostri boschi non stia avanzando. Bosco è il binomio siccità – alte temperature, che colpisce prima di tutto gli alberi, anche perché sono quelli che offrono la maggior superficie vitale all’irraggiamento solare”.
Le attività di monitoraggio fitosanitario ci sono, in bosco e persino nei vivai gestiti da Forestas, per raccogliere dati sulla presenza e diffusione di microorganismi nocivi, con particolare riferimento alle specie di phytophthora, pericolosi agenti di marciume radicale e del colletto.
“Phytophthora indica un agente patogeno appartenente alla classe degli oomiceti costituito principalmente da specie responsabili di necrosi dell’apparato radicale su piante ornamentali e forestali.
Sono numerose le specie di questo patogeno e il loro numero è in continua crescita suscitando ultimamente una maggiore attenzione della Ricerca anche per i consistenti fenomeni di deperimento in ambiente vivaistico e purtroppo anche in foresta, registrati nelle ultime decadi su scala planetaria, attribuibili a questa (con-)causa”. Le immagini (di Cristian Mascia, Gianluca Schirru, M. Pappacoda) rendono bene l’idea della difficile situazione che si sta vivendo, “di problemi ad ampia scala, osservabili e certamente osservati e studiati da tempo, anche dal sistema regionale: da almeno un lustro”. L’agenzia Forestas in prima linea per contrastare il fenomeno: “La partecipazione a progetti europei integrati ha permesso a Forestas, sin dalla sua nascita, di assolvere alle proprie competenze in materia vivaistica, previste dalla Legge Forestale Regionale (LR 8(2016) e di far fronte, con maggiore efficacia, ai nuovi adempimenti dettati dal Regolamento (UE) 2016/2031 nelle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, entrato in vigore nel dicembre 2019. Inoltre concorre alla gestione fitosanitaria delle sugherete, risorsa economica di primaria importanza per la Regione, sperimentando con Agris e UniSS tecniche a basso impatto contro gli attacchi da insetti nocivi (potature ed eliminazione dei rami infestati) e metodi di monitoraggio”.











