La denuncia parte dal presidente Enrico Tinti, Ordine dei Biologi della Sardegna, che mette in evidenza come quanto accaduto a Serramanna non sia un caso isolato. “Non è la prima struttura sanitaria in cui entrano. Da Cagliari al Medio Campidano, dal Sulcis all’Oristanese ormai le effrazioni non si contano. In 5-6 minuti fanno il danno. Non rubano computer, stampanti o altro. Vogliono soldi”. Una crisi che genera disperazione, ma che non giustifica azioni di tale portata. “In campagna non si trova manovalanza, potrebbero in maniera pulita fare un pò di attività fisica differente e guadagnarsi onestamente il pane. Un collega è già stato scassinato due volte” spiega Tinti.
Nel laboratorio situato in via Rinascita i ladri hanno rubato 20 euro in monete e scassinato due porte. Il piede di porco gli è rimasto incastrato.












