È morta Elisabetta Montis, 45 anni: solo ieri l’appello disperato della madre che chiedeva il trasferimento della figlia dall’ospedale di San Gavino a quello di Cagliari. Una frattura non individuata al femore sarebbe l’origine della setticemia che, da tre mesi e 10 giorni, costringeva nel letto della terapia intensiva la donna, conosciuta da tutti, stimata e ben voluta, che viveva in simbiosi con la mamma Olivia, la quale non ha mai abbandonato la figlia.
Ogni giorno era lì, in ospedale, dalla mattina alla sera: anche ieri, disperata, colma di dolore, Olivia Pilia ha urlato sino alla fine affinché la figlia fosse trasferita presso un altro nosocomio più attrezzato, per tentare il tutto per tutto. Ma niente da fare. Elisabetta è deceduta durante la notte.
Da tempo andava avanti la richiesta, inascoltata, e ora non rimane che il dolore e la rabbia per la morte di una giovane donna che a giugno era caduta fratturandosi il piede e la tibia. E non solo: ma questo è stato scoperto solo dopo, quando il dolore fisico metteva in ginocchio la donna e l’infezione, preannunciata dal medico dell’ospedale Marino di Cagliari che aveva effettuato la tac, aveva avvisato del rischio della setticemia. Il resto è storia nota, la tragica fine, il cuore che ha smesso di battere questa notte.












