Da qualche mese ha, poggiata su una delle pareti della camera da letto, la lapide in cristallo della madre, defunta quattro anni fa a Quartu. Miranda Mucelli ha dovuto portarla via dal camposanto e parcheggiarla lì, ormai sicuramente per sempre, perchè non ha potuto piazzarla nel nuovo loculo, chiesto e ottenuto subito dopo la morte del padre, per fare stare vicini i genitori. Ala del camposanto nuova e un regolamento cimiteriale che viene seguito alla lettera, sin dal suo insediamento di due anni fa, dal direttore Ignazio Mura. “Nessuno disse niente, nel 2020, d’altronde il loculo è stato pagato, nemmeno poco, e per mia madre questo ed altro. Purtroppo, a maggio, è venuto a mancare anche il mio amatissimo papà. A questo punto abbiamo deciso di spostare mamma per farli riposare insieme”. In una delle porzioni aggiuntive del camposanto costruite e collaudate negli ultimi mesi. Ho saputo per caso che la lastra di mamma non poteva essere riposta perché non rientra nei canoni estetici, secondo il direttore cimiteriale. Ha prefissato misure e le immagini che possono essere utilizzate e, chi contravverrà a suddette regole rischia che le lastre acquistate vengano eliminate. Ma stiamo scherzando? Dice inoltre che il cimitero non è una carnevalata. Sono disgustata e non credo di essere l’unica. Non basta il profondo dolore , c’è pure chi si permette di comandare sull’ultimo regalo che si vuole fare ai propri cari”. Sin qui lo sfogo.
Ma le regole sono regole, dettate dal regolamento della polizia cimiteriale: “Va premesso che la donna che si sta lamentando era consapevole, qualche mese fa, che nel fare la richiesta di cambio di loculo non avrebbe potuto mettere la sua lapide”, afferma Ignazio Mura. In generale, poi, si stava raggiungendo una oscenità carnevalesca. “Ci sono infatti le regole che valgono più del gusto o dell’opinione personale. Le direttive imposte valgono per tutti, in caso contrario al cimitero ognuno sarebbe libero di trasformare parte della struttura in ciò che più gli aggrada. Mi dispiace, non è così, tutte le regole vanno rispettate”.