Nuova odissea per Massimo Conti, 50 anni da Selargius: dopo l’intervento salva vita eseguito a Padova è rientrato in Sardegna e sono cominciati nuovamente i problemi. La sorella Francesca: “Legato, sedato, ha bisogno della fisioterapia, della riabilitazione al Mater Olbia ma, per il momento, è a Sassari e nessuno sa dirmi quando potrà essere trasferito”.
Una storia che ha inizio 4 mesi fa, dopo un grave malore impovviso in strada: Conti era stato rianimato, portato al Policlinico di Monserrato. Nei mesi di degenza era stata effettuata una tracheostomia che aveva causato all’uomo una gravissima lacerazione. Si erano accorti i medici del Mater Olbia, dove l’uomo era stato trasferito per la riabilitazione. Da Olbia è stato portato a Sassari, in clinica chirurgica e, successivamente, dopo un iter travagliato, a Padova per l’intervento che gli ha salvato la vita. ( Selargius, Massimo Conti è stato operato ed è uscito dalla terapia intensiva – Casteddu On line
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Al suo fianco, sempre la sua amata sorella che, esausta, preoccupata e disperata racconta la nuova problematica legata al fratello: “Da oltre una settimana è nuovamente a Sassari, lui ora ha bisogno della fisioterapia, della riabilitazione. Da quattro mesi è a letto, viene sedato e legato. Purtroppo nessuno, da quando è nuovamente in Sardegna, mi ha dato notizia delle tempistiche per il trasferimento al Mater Olbia dove i medici specializzati faranno di tutto per fargli recuperare il più possibile”.
L’arresto cardiaco in strada e la mancanza di ossigeno al cervello hanno causato dei gravi danni permanenti all’uomo pieno di vita, che vive per la sorella, per la nipote: una routine giornaliera che si è spezzata all’improvviso e che non potrà tornare come prima. Ma con le cure adeguate Massimo potrà almeno staccarsi da quel letto, fare qualche passo, stare più tempo con chi ama e lo ama. Ma più il tempo passa e più la situazione si complica: “Spero che questa ennesima attesa finisca al più presto e che Massimo possa essere trasferito al Mater Olbia al più presto” racconta Francesca Conti in lacrime a Casteddu Online.
La salute, un diritto innegabile a chiunque e che, invece, viene calpestata dalla burocrazia e dai tempi biblici che non giocano a favore di chi sta male. La sofferenza di Franacesca Conti per il fratello è palpabile, non chiede l’impossibile, anzi, supplica solo affinché l’uomo possa ricevere le cure che gli spettano senza dover aspettare oltre perché il fisico soffre dopo tanti mesi di immobilità, come la sua mente offuscata dai danni neurologici e dalla sedazione e per stare bene ha bisogno di un pò di serenità, di rivedere costantemente quei volti ai quali è legato, di sentire il calore delle mani dei cari, che costituiscono una fetta essenziale per la ripresa di chi si è trovato con la morte in faccia e ha avuto la possibilità di vivere ancora.