Selargius, fogne saltate e invasione di liquami: bagni off limits a scuola

Infuriati gli studenti del liceo Pitagora: “Siamo circa 700/800 alunni e, oltre al fatto che i servizi igienici sono una necessità fondamentale (di cui necessitano anche i docenti e i collaboratori), vorrei sottolineare che le condizioni igieniche sono disastrose”


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Da due giorni coi bagni chiusi. Si svolgono così le lezioni al Pitagora di Selargius. Colpa dei liquami che hanno invaso i servizi igienici causando “condizioni igienico sanitarie disastrose”, spiegano gli studenti. Secondo i rappresentanti dell’istituto l’8 marzo 2018 il Dirigente Scolastico ha inviato all’ingegnere Michele Camoglio, al Dirigente del Settore edilizia scolastica e alla Città Metropolitana di Cagliari una comunicazione tramite PEC per interventi urgenti di manutenzione straordinaria del sistema fognario.

“Da diversi giorni, tutti i bagni del nostro Istituto (ad eccezione di due, che fanno parte dell’ala nuova, ossia della parte dell’Istituto di costruzione più recente) sono chiusi perché non agibili”, spiega Federico Murgia, rappresentante d’Istituto, “siamo circa 700/800 alunni e, oltre al fatto che i servizi igienici sono una necessità fondamentale (di cui necessitano anche i docenti e i collaboratori), vorrei sottolineare che le condizioni igieniche sono disastrose, a causa della fuoriuscita di liquami. Reputiamo pertanto che la situazione igienico-sanitaria sia molto grave, ed è per questo che chiediamo un intervento urgentissimo degli enti competenti”.

Oggi è stata inviata dal Preside l’ennesima segnalazione tramite PEC al Dirigente del Dipartimento Sanità Pubblica ATS Sardegna distretto di Cagliari, al sindaco di Selargius e al Prefetto di Cagliari, segnalazione finalizzata a portare nuovamente a conoscenza le istituzioni sulla problematica che da giorni causa un forte disagio agli studenti, ai professori e ai collaboratori. ”Tengo a sottolineare che il Preside e tutti i collaboratori scolastici stanno facendo il possibile per risolvere la situazione”, conclude Murgia


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