La chiesa di San Salvatore non è riuscita a contenere tutti quelli che hanno voluto dire addio e pregare per l’ultima volta per Moira Ambu, la ventinovenne morta all’improvviso al Brotzu. Tantissimi, a Selargius, conoscevano lei e la sua famiglia, sapevano del rischio di morte che aveva corso tre anni fa, quando poi era riuscita a dare alla luce Marisol e abbattere una emorragia cerebrale. Che si è però ripresentata dieci giorni fa e che, stavolta, è stata fatale. Inconsolabili il marito, i genitori e i suoceri, insieme agli altri parenti e amici della ragazza. “Maira In egiziano vuol dire principessa e in ebraico amara e infelice, come il nostro cuore in questo giorno”, dice, durante l’omelia, don Quaranta. “Tutta la sua vita era già contenuta nel suo nome, lei è già nella pienezza di Dio. E dite alla piccola Marisol che mamma non le ha mentito quando le aveva detto che sarebbe tornata dall’ospedale dopo due giorni, ha solo sbagliato i conti. Tornerà il terzo giorno, quello lungo, della resurrezione”.
Presente anche il sindaco Gigi Concu, molto visibile anche sul suo volto la commozione e la tristezza per una giovane vita volata via. All’uscita della bara un lungo applauso e la benedizione finale all’aperto. “Era la nostra principessa, ora ci guarderà e ci proteggerà dall’alto”.










