Dal Selargius arriva il no totale alla Regione sull’esistenza di aree idonee per l’installazione di pale eoliche o altre opere legate alle rinnovabili. La Giunta Concu, dopo le analisi fatte svolgere dagli esperti dal centro sino alle campagne, “dichiara tutto il territorio tra le aree non idonee per l’installazione di impianti per produzione di energia da fonti rinnovabili, per via della rilevanza a livello regionale della stazione elettrica di Terna” e “considerate le vaste superfici vincolate dai tralicci e dalle linee dell’alta tensione”. Nelle carte si ipotizza qualche fazzoletto di terra disponibile, come quello dell’ex discarica o del campo Rom ma, in parallelo, viene certificata l’indisponibilità per vari motivi: aree troppo vicine ai fiumi e a rischio idrogeologico, previsione di costruzione di abitazioni e non di pale o strumentazioni varie e un aumento dei campi elettromagnetici che sarebbe abnorme per l’installazione di elettrodotti, indispensabili per le fonti di energia rinnovabile. Il messaggio già spedito alla Regione è chiaro: nemmeno un centimetro di Selargius può accogliere pale o altri “giganti” dell’energia green .
Dall’amministrazione comunale ricordano l’impatto della stazione di Terna legata indissolubilmente al Tyrrhenian Link e alla presenza di tralicci dell’alta tensione. E anche nelle porzioni di zone classificate D, cioè insediamenti produttivi, è lunga la sfilza di motivazioni che porta a una chiusura totale a qualunque nuovo progetto.










