Svolta culturale ed enogastronomica a Selargius, la città avrà entro il 2022 il suo primo ecomuseo del paesaggio. Mancava solo il tassello finale per ridare una nuova vita a una delle abitazioni più antiche, Casa Cara, in via Fratelli Bandiera. Il sigillo è arrivato oggi, con la determina degli uffici comunali dei Lavori Pubblici. Sì ai lavori da 763mila euro per l’abitazione acquistata dal Comune con 333mila euro. Lì, al posto di stanze vuote e polverose, ci saranno bambini pronti a fare un tuffo nel passato selargino, tra laboratori artigianali e culinari, associazioni pronte a dibattere su turismo ed economia e anche la possibilità di realizzare mercatini enogastronomici. Un progetto molto datato, che ha superato vari scogli sino ad arrivare all’ultimo e decisivo ok. I lavori saranno appaltati entro l’anno. “Dopo anni di abbandono e incuria abbiamo riportato in vita e restituito alla cittadinanza tutti gli edifici storici che oggi formano l’immenso patrimonio culturale del territorio selargino e raccontano pagine importanti della storia della nostra comunità che rischiavano di essere cancellate dal tempo e dall’indifferenza”, afferma il sindaco Gigi Concu. “Casa Cara, che diventerà sede dell’ecomuseo del paesaggio rientra nel cammino di riqualificazione che da anni portiamo avanti”. E i progetti ci sono già, e sono molti, come conferma l’assessora comunale alle Attività produttive Roberta Relli.
““Si potrebbe ad esempio pensare a degustazione di prodotti tipici con laboratori da realizzare con il coinvolgimento delle scuole, per riavvicinare i più giovani alle antiche tradizioni e ai mestieri di un tempo, come la panificazione o l’arte della cestineria”, promette l’assessora. “E ancora seminari che illustrino le intere fasi di produzione e lavorazione del cappero. Un’istituzione culturale che documenterà e conserverà la memoria storica del nostro territorio e dei comuni che aderiranno, promuovendo iniziative in grado di sostenere anche l’economia locale, l’artigianato, l’enogastronomia, il turismo e il paesaggio, attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza, delle associazioni, scuole e attività imprenditoriali”.











