Sono le 15, sono passate quasi 48 ore da quando sono comparse le minacce di morte da parte di due esponenti di Sel (uno candidato a Cagliari) nei confronti dei nostri giornalisti, accusati semplicemente per avere scritto fatti veri e accertati da documenti ufficiali del Comune. Sul caso è intervenuta la Digos. Poi è intervenuto l’Ordine dei Giornalisti, parlando di “minacce pericolose e inaccettabili comparse nella bacheca di un politico di rilievo” (Michele Piras, deputato pagato coi nostri soldi). Sono intervenuti tutti i candidati a sindaco di Cagliari: dal centrodestra ai grillini, dalla sinistra a Paolo Casu. Tutti, tranne uno: il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, di Sel, non ha detto una sola parola di solidarietà alla nostra redazione davanti a gravissimi insulti e a chiare minacce di morte, accertate anche dalla Digos che ora indaga sulla vicenda. Noi conosciamo Zedda come una persona cortese, da sempre solidale come i valori del comunismo imporrebbero. Cagliari Online è il quotidiano solo online più letto in Sardegna, con una media di 60mila lettori unici al giorno ed è, ormai, il giornale più letto in città. Zedda ha scelto il silenzio, rinunciando a esprimere anche solo una parola di distanza verso i violenti del suo partito che hanno scritto di volerci “riempire di botte sino a lasciarci di notte per terra sull’asfalto come schiacciati da un’auto pirata”. Silenzio assoluto. Ci dispiace, ma dispiace anche ai tanti sostenitori di Zedda che in queste ore ci scrivono affermando di essere fortemente delusi da questo atteggiamento del sindaco. Noi, al contrario, continueremo a pubblicare tutte le buone notizie della sua amministrazione, che ha ben operato in questi 5 anni, come sempre abbiamo fatto.
I SERVIZI. Ma ci preme sottolineare un altro aspetto: le notizie pubblicate da Cagliari Online negli ultimi mesi, riguardanti le strane assunzioni di iscritti di Sel in tutti i principali enti cagliaritani, non solo sono vere e sono accertate da documenti, ma non sono state mai smentite da nessuno. Chi si agita parlando di falsità non ha mai potuto neanche smentire una sola riga di quanto abbiamo pubblicato, sul caso di Anna Puddu candidata di Sel nominata anche scrutatrice e soprattutto su come gli iscritti a Sel siano stati assunti senza concorso in Comune, in Regione, all’Agenzia regionale del Lavoro e in altri enti. Con nomi e cognomi. In barba ai disoccupati cagliaritani che secondo il programma di Zedda avrebbero dovuto trovare lavoro, uno al giorno, mentre la disoccupazione giovanile è nettamente aumentata. Allora: il nostro è un giornale totalmente libero, ma è coraggioso. Scomodo perchè scrive la verità. Non abbiamo editori alle spalle che abbiano interessi, o che presentino progetti di ampliamento di Città Mercato prontamente approvati dalla Giunta. Siamo totalmente liberi e rappresentiamo soltanto la gente, che infatti partecipa alla produzione del giornale con contenuti e notizie come non era mai avvenuto nella storia del giornalismo cagliaritano. Chi parla di giornale non neutrale o di notizie poco veritiere si rilegga gli articoli dei nostri 5 anni, nei quali non siamo mai stati citati una sola volta in giudizio per nessun articolo e nei quali abbiamo denunciato tutte le vicende riguardanti destra e sinistra. A nostra volta ci siamo invece dovuti difendere da attacchi strumentali in sede penale. Lo stesso Massidda ha dichiarato di avere ricevuto “articoli al vetriolo” sul nostro giornale, il motivo è molto semplice: questo è il giornale della gente, non dei politici. Noi, insieme a voi, racconteremo sempre la verità anche quando sarà scomoda. Senza farci intimorire da nessuno. Grazie alle centinaia di lettori che in queste ore ci stanno esprimendo la loro solidarietà davanti alle gravissime minacce ricevute.











