“Il ministro dice di ‘non conoscere le carte’, l’assessore all’ambiente si affida alle notizie ‘apprese dai media’ e ora il presidente della Regione, a quasi un anno dall’ordine del giorno del Consiglio regionale che lo impegnava a opporsi con tutte le sue forze, dichiara alla stampa che ‘chiederà informazioni’?”. Così Ugo Cappellacci (Forza Italia) commenta le dichiarazioni alla stampa del presidente Pigliaru sull’ipotesi che la Sardegna venga scelta come deposito nazionale delle scorie nucleari. “Ad essere allarmanti non sono le mozioni e i richiami dell’opposizione – prosegue Cappellacci-, ma la distrazione e la noncuranza di quelli che dicono di essere portatori di una non meglio precisata ‘massima attenzione’ e che dovrebbero difendere l’isola. Mentre Pigliaru si è ben guardato dal disturbare il manovratore Renzi, nonostante il Consiglio nel suo insieme avesse sollecitato l’apertura immediata di un confronto immediato già dal maggio 2014, a gennaio 2015 la Sogin ha consegnato a Ispra la proposta di ‘Carta delle aree potenzialmente idonee’. Il presidente non aspetti di trovare le scorie sotto la sua scrivani per reagire. Pretenda di essere informato e combatta in tutte le sedi per scongiurare quella che sarebbe una vera propria pazzia. I sardi – ha concluso Cappellacci si sono già pronunciati democraticamente con il referendum del 2011. Nessuno osi calpestare la volontà di un popolo”.













