“Non è accettabile che in una terra come questa di lotta e valori si candidi qualcuno che non ha il coraggio di dire che è antifascista”. Così la segreteria del Pd Elly Schlein a Cagliari per l’evento elettorale a sostegno di Alessandra Todde, riferendosi al candidato governatore del centrodestra Paolo Truzzu, che qualche giorno fa aveva detto di non amare dichiararsi anti qualcosa. “Alessandra, noi ora siamo insieme non solo perché ci stimiamo e ci vogliamo bene, ma perché vedo nei tuoi occhi la stessa mia visione”, ha sottolineato dopo che Todde ha fatto riferimento al nonno antifascista. “Noi siamo antifascisti”, ha ribadito poi Schlein tra gli applausi dei presenti. Schlein ha poi ricordato Michela Murgia. “Mi ha insegnato cosa è l’amore dentro all’amicizia, nella sua vita ha sempre costruito unità. Per questo ho trovato vergognose, da chi si tatua Trux sul braccio e non si definisce antifascista, le parole su di lei”, ha aggiunto la segretaria del Pd. Truzzu ha definito Murgia “totalitaria” e “divisiva”, motivo per cui non le avrebbe mai dedicato una strada o un monumento. “Non si permetta di utilizzare queste parole per una donna straordinaria, sarda e antifascista”, ha aggiunto Schlein che poi ha parlato della legge sul fine vita. “Dobbiamo fare una battaglia per un fine vita dignitoso, perché è un diritto e non può essere la giustizia ad arrivare prima della politica quando si tratta di diritti”.
Infine, riferendosi a Soru: “L’unico modo per battere la destra è votare Alessandra Todde e la coalizione che sosteniamo. Non c’è un’altra coalizione nel centrosinistra, c’è una scelta personale, individuale, che rispetto ma non condivido perché aiuta la destra”.










