Sarroch, forte odore di gas avvertito anche a molti chilometri di distanza, abitanti in rivolta: “Abbiamo dovuto chiudere le finestre”. Una cittadina di Capoterra, Alena C.: “Anche ieri sera, intorno alle 23:30, come già accaduto giovedì scorso, abbiamo avvertito un odore fortissimo.
Nonostante la distanza, siamo stati costretti a chiudere le finestre perché l’aria era davvero irrespirabile.
Riteniamo importante segnalare la situazione, nella speranza che vengano effettuati i controlli necessari per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini”.
Ennesima segnalazione da parte dei cittadini che lamentano miasmi che impediscono di respirare serenamente: si punta il dito contro il polo industriale che, a detta di tanti, sarebbe l’origine del problema. “Ieri notte è stato tremendo, un mix di odori tra zolfo, cloaca. Era insopportabile ed è durato sino a notte tarda” spiega un altro residente di Capoterra.
“Stiamo combattendo contro un muro di gomma per migliorare la qualità dell’aria e la salute di Sarroch, ma ci troviamo di fronte a troppi ostacoli” spiega Giampaolo Masu, Comitato Civico Ambiente Salute Sarroch. “È ora di fare sentire la nostra voce e di chiedere alle autorità giudiziarie di intervenire.
La sicurezza, la trasparenza e la tutela ambientale non sono più rimandabili. La salute dei cittadini deve venire prima di tutto”.
Il Comitato, inoltre, ha reso noti i risultati dell’analisi dei dati orari ARPAS (RMQA – rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria) relativi al 1° settembre 2025, giorno dell’evento torce della raffineria Saras/Sarlux.
“I dati, registrati dalle centraline CENSA 2 e CENSA 3, evidenziano incrementi significativi di composti aromatici volatili (benzene, toluene, xileni) nelle ore notturne coincidenti con l’accensione straordinaria delle torce”.
Precisamente: “Benzene (CENSA3): da valori diurni di 0,099 µg/m³ a 2,479 µg/m³ intorno alle ore 23:00,
con un incremento di oltre 2.400% rispetto alla media delle ore precedenti.
Toluene (CENSA2–CENSA3):
picchi fino a 14,7 µg/m³, oltre dieci volte la media giornaliera.
Xileni (O e MP):
raggiungono rispettivamente 5,5 e 6,2 µg/m³, in netta crescita nelle ore serali (21:00–23:00).
NOx e CO in aumento nella stessa fascia oraria, indice di processi di combustione intensi e prolungati.
Direzione del vento (Sud-Est → Est): i flussi atmosferici spingevano le emissioni verso l’abitato di Sarroch e Villa d’Orri, rendendo possibile l’esposizione diretta dei cittadini ai composti odorigene e irritanti.
L’aumento simultaneo dei VOC aromatici e dei gas di combustione coincide con le ore di attività delle torce, documentata da numerose testimonianze fotografiche e video”. Insomma, “i dati ARPAS documentano un evento anomalo, con incrementi multipli degli inquinanti più pericolosi per la salute umana (benzene, toluene, xileni). Tali composti, classificati come cancerogeni e neurotossici, sono indicatori diretti di processi di combustione industriale e rilascio di sostanze organiche volatili non completamente ossidate”.












