Il deputato sardo Salvatore Deidda, Fratelli d’Italia, a Radio Casteddu: “Discriminazione dei sardi: non ci possiamo spostare, però tutti coloro che hanno le seconde case possono venire in Sardegna”.
Una situazione che non riguarda solo la Sardegna, “contestiamo da tempo tutte le misure prese finora, comprese le restrizioni, che sono fallimentari visto che, da un anno esatto, siamo nelle stesse condizioni; siamo alla terza ondata ed è come se fossimo alla prima. E in più la contraddizione: un milanese o un veneto non può andare oltre a 500 metri da casa ma può, addirittura, fare 1000 km, prendere la nave da Livorno, arrivare in Sardegna e comportarsi come se niente fosse. È una contraddizione e anche una discriminazione. Per la nostra economia, da tempo sto chiedendo al governo che c’è il modo per viaggiare, basta che siano effettuati dei controlli non agli arrivi. In questo momento ci siamo sobbarcati i costi dei tamponi di chi arriva in Sardegna per lavoro o torna al proprio domicilio, ma con gli arrivi per Pasqua il sistema non reggerebbe. Quello che chiediamo è che chi parte deve presentare un tampone o un certificato di negatività o il vaccino, fatto 24 ore prima così siamo sicuri.
Chi ha scelto di puntare su AstraZeneca è Speranza; oramai c’è una disinformazione, disorganizzazione dell’informazione che è spaventosa, abbiamo chiesto al governo, una volta per tutte, se c’è un rischio oppure no, di mettere comunque la parola fine. Immagino che per chi l’ha fatto starà passando delle ore veramente di preoccupazione; gli italiani vogliono chiarezza, informazione”.
Risentite qui l’intervista del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu:
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