Le località turistiche “tremano” per la possibilità che i proprietari delle seconde case, provenienti dalle zone rosse, possano spostarsi senza, forse, adeguati controlli. A Radio CASTEDDU interviene la sindaca di Pula Carla Medau: “Ci ha stupito non poco questa previsione del governo perché è evidente che il virus viaggia sulle gambe proprie, non è che si pone il problema dei confini territoriali o dei colori dell’arcobaleno: se deve entrare, arriva con le persone e la preoccupazione è, secondo me, molto fondata. Anche con le parole del commissario Temussi si comprendere quanto il sistema organizzativo non sia in grado di recepire questo flusso di utenti, di turisti che potrebbero riversarsi in Sardegna.
La preoccupazione è alta perché se ci fosse una campagna vaccinale un po’ più robusta, se si riuscisse a effettuare i tamponi rapidi alla partenza o all’arrivo in modo, appunto, ben strutturato potremmo essere anche più sereni. È chiaro che bisogna accogliere, far ripartire l’economia, ma il primo obiettivo deve essere sempre la salute pubblica, la tutela dei cittadini. Tutti coloro che vorranno venire sono certamente i benvenuti ma siamo in mezzo a una pandemia che ancora non si è risolta ma, anzi, si profilano dei problemi. Per quanto riguarda i vaccini siamo in un momento in cui non c’è chiarezza, non c’è la massima organizzazione e, forse, il governo regionale dovrebbe valutare seriamente l’ipotesi, almeno per Pasqua, per queste due settimane, di non consentire l’accesso o, se accesso deve essere fatto, controllare scrupolosamente.
Noi come comuni, e non vuole essere sempre la solita critica senza proposta, non siamo in grado di effettuare i controlli. Se ci fosse l’ausilio di altre forze come i forestali, l’esercito, potrebbe essere un valido supporto per il territorio, un aiuto condiviso con tutte le forze che abbiamo, altrimenti saremmo esposti come l’anno scorso e rischiamo di compromettere l’estate che, invece, è quella su cui punta maggiormente la nostra isola per accogliere milioni di turisti.
Siamo tutti cittadini d’Italia ma non dobbiamo dimenticare che c’è la pandemia”.
Risentite qui l’intervista a Carla Medau del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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