L’associazione Prometeo AITF Onlus, rappresentata dal presidente regionale Giuseppe Argiolas e dai dirigenti Gianni Carboni e Luigi Pilloni, ha incontrato stamattina il dr. Giuseppe Sechi, Direttore generale alla Sanità dell’Assessorato regionale alla Sanità, la dr.ssa Donatella Garau, funzionaria dell’Assessorato, il dr. Fausto Zamboni e la dr.ssa Laura Mameli del Dipartimento di Chirurgia generale dell’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari, i nefrologi dr. Gian Benedetto Piredda e dr.ssa Maria Cossu, che seguono i trapiantati di rene, rispettivamente, al “G. Brotzu” e all’ospedale “SS. Annunziata” di Sassari. L’incontro è stato richiesto con forza dall’associazione di trapiantati perché allarmati dalle voci, poi risultate veritiere, di un cambiamento di linea, da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità, sull’acquisto dei farmaci immunosoppressori per i trapiantati, con un passaggio dal farmaco di marca (in prevalenza il Prograf) a quello generico, che costa anche il 50% in meno.
Il dr. Sechi ha comunicato di aver attivato questo tavolo di ascolto perché le proposte della Prometeo sono state in questi anni sempre proposte credibili e tese a creare la massima collaborazione con l’Assessorato alla Sanità per risolvere i problemi dei pazienti sardi.
Sulle questioni relative all’acquisto dei farmaci da parte della Regione è intervenuta la dr.ssa Donatella Garau, la quale ha dichiarato che l’acquisto è centralizzato e che, soprattutto, non si può derogare sulle gare di acquisto né è possibile acquistare farmaci fuori gara, per non incorrere in rilievi della Corte dei Conti. Tuttavia, la funzionaria ha chiarito, a tutela dei pazienti trapiantati, che, per coloro per cui dovessero riscontrarsi problemi con il farmaco immunosoppressore generico, il medico che segue il paziente può compilare una scheda di reazione avversa, che autorizza alla fornitura del farmaco originale. Secondo i dati raccolti dall’Assessorato alla Sanità, i pazienti che utilizzano il Prograf sono oltre 300.
Il dr. Fausto Zamboni, primario del Centro trapianti di fegato e pancreas, ha ribadito la bontà dei farmaci immunosoppressori equivalenti, comprovata dal fatto che vengano utilizzati per tutti i nuovi trapiantati di fegato e pancreas del 2018. Zamboni ha anche dichiarato che un risparmio sui farmaci è importante perché può liberare risorse da destinare sempre alla Sanità. La dr.ssa Laura Mameli, gastroenterologa, ha confermato che sono 450 i pazienti trapiantati di fegato e pancreas che vengono seguiti al “G. Brotzu”, ma che di questi solo 170 utilizzano il Prograf. Così come chiarito anche nel convegno organizzato il 25 marzo a Cagliari dalla Prometeo, la dr.ssa Mameli ha confermato la validità dei farmaci equivalenti, che si distinguono dai brevettati non per il principio attivo ma per gli eccipienti utilizzati. Tuttavia, la gastroenterologa ha espresso la sua forte preoccupazione per il caso in cui il passaggio dal farmaco brevettato all’equivalente debba avvenire per tutti in tempi rapidi, anziché nell’arco di qualche mese: i pazienti che effettueranno il passaggio, infatti, dovranno essere sottoposti al controllo dei dosaggi almeno ogni 10 giorni, per cui si rischierebbe un “intasamento” delle strutture sanitarie che effettuano questi esami.
Il dr. Gian Benedetto Piredda ha, invece, comunicato che i trapiantati di rene che assumono il Prograf sono solo una decina, in quanto la maggior parte sono già passati all’Advagraf e, quindi, il problema si pone per pochissimi. Situazione confermata anche dalla dr.ssa Cossu.
Il presidente della Prometeo Pino Argiolas, nel ringraziare il dr. Sechi per aver attivato questo tavolo di ascolto che dà voce ai pazienti trapiantati, ha confermato la disponibilità dell’associazione ad accompagnare questo processo di transizione verso i farmaci generici, la cui bontà è certificata dagli stessi sanitari che seguono i trapiantati. Argiolas ha, però, chiesto all’Assessorato un periodo congruo per effettuare questo passaggio in sicurezza, tenendo conto delle esigenze dei pazienti e dell’organizzazione dei day-hospital che seguono i trapiantati e che, già allo stato attuale, affrontano grandi difficoltà a causa della carenza di personale.
Il dr. Sechi ha chiuso questa prima parte dell’incontro esprimendo un giudizio molto positivo e prevedendo un secondo incontro, da fissare verso il mese di giugno, una volta noti i vincitori delle gare per l’approvvigionamento degli immunosoppressori.
Durante la riunione, il presidente della Prometeo ha colto l’occasione per riportare all’attenzione del dr. Sechi le questioni delle cure dentarie dei trapiantati, dell’istituzione della “Giornata regionale del Donatore”, dell’equiparazione del trattamento dei trapiantati (estendendo a tutti i benefici previsti dalla L.R. n. 11/1985 per i trapiantati di rene), e della possibilità, per i trapiantati che non risiedono nella Città metropolitana di Cagliari, di poter effettuare in strutture sanitarie prossime al loro Comune di residenza gli esami diagnostici previsti nel follow up.











