In Sardegna scoppia l’sos pediatri. In vari Comuni isolani, tra medici trasferiti o andati in pensione, tanti bambini si trovano senza assistenza in uno dei periodi più delicati della vita. Gli studi rimangono vuoti o vengono occupati da altri dottori ma solamente “a tempo” per via della tipologia di contratto attualmente proposta.
L’allarme arriva da Paolo Zandara, presidente del sindacato del Sispe (pediatri specialisti) che ha scritto una lettera al numero uno dell’Anci Emiliano Deiana e al presidente sardo Christian Solinas: “È risaputo che in maniera progressiva a continua , intere fasce di bambini della nostra Isola sono private della assistenza pediatrica di cui altri invece godono , facenti parte dei livelli essenziali di assistenza di cui altri invece possono godere. E se dapprima questa evenienza si verificava solamente in zone interne e scarsamente popolate, oggi interi comuni con popolazione elevata ad esempio Sant’Antioco e Calasetta , come pure Bosa , ed altri ne sono privi. La causa di questa situazione risiede nelle disposizioni contenute negli accordi nazionali. Ora se un pediatra convenzionato va in pensione o chiede trasferimento non si riesce a ricoprire gli incarichi , se non con mansioni provvisorie , poco appetibili dai medici pediatri che sarebbero disponibili se convocati per contratti duraturi. Immaginiamo anche quale effetto possa avere anche sullo spopolamento delle zone interne la carenza di Pediatri se non dopo decine e decine di Km su strade tortuose e disagiate”.
“Ed anche quale effetto sulla prevenzione delle patologie più importanti”, prosegue Zandara, “vista la possibilità di screening che il pediatra può effettuare nel suo studio in maniera capillare nel territorio. Tuttavia la Regione possiede l’autonomia di modificare le condizioni contrattuali attraverso lo strumento del Comitato Regionale Permanente per la Pediatria di Famiglia. Purtroppo nonostante diverse sollecitazioni inviate per via Pec, a tutti gli attori coinvolti nella convocazione del comitato ad oggi non è pervenuta alcuna risposta in merito”.











