Sanità sempre più nel caos in Sardegna. Ospedali pieni e pazienti ricoverati nei corridoi, medici e infermieri stressati e costretti a fare i salti mortali per garantire cure sicure a tutti, senza riuscirci sempre, e l’ultimissimo caso di visite impossibili arriva dal cuore della Barbagia. A denunciarlo è il sindaco di Silanus, Gian Pietro Arca. Una sua concittadina gli ha spedito un documento ufficiale dell’Asl dove si legge chiaramente che è impossibile effettuare un esame al San Francesco di Nuoro. Il motivo? Mancano i reagenti: “Ricorderete tutti che solo qualche giorno fa, mentre a Nuoro si svolgeva una imponente manifestazione di piazza per dire basta alla situazione che ormai da lungo tempo lede il nostro diritto alla salute, il presidente Christian Solinas e l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, pomposamente, a San Gavino, posavano la prima pietra del costruendo ospedale del Medio Campidano. Oggi, dopo che una mia anziana compaesana mi ha mostrato il referto medico rilasciatole dal laboratorio analisi dell’ospedale San Francesco di Nuoro, ho avuto la conferma che alcune delle persone che amministrano la nostra regione, a partire dal Governatore, siano completamente avulse dalla realtà del momento”, denuncia il primo cittadino.
“Mentre i predetti, dopo tre anni e mezzo di governo, continuano ad attribuire, pateticamente, la responsabilità per lo stato in cui versa il nostro sistema sanitario a chi li ha preceduti nel governo della Sardegna, nel nosocomio di Nuoro mancano i reagenti per eseguire le analisi del sangue per verificare il funzionamento della tiroide. Nell’attesa che l’Ares, ossia la struttura a guida veneta istituita nel 2020 per risolvere i mali della sanità, inizi a funzionare, e che la Giunta regionale provveda ad approvare i necessari indirizzi che permettano alle varie Asl di redigere l’atto aziendale, nel Nuorese non ci si può curare a dovere”.











