Anni di maltrattamenti fisici e psicologici, violenze sessuali e minacce contro la compagna e madre di suo figlio. Un 32enne marocchino, a Tortolì, è stato condannato definitivamente e arrestato dai carabinieri per il reato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo si era reso responsabile, dal 2011 al 2020, di una lunga serie di maltrattamenti fisici e psicologici ripetuti nel tempo, posti in essere con violenza e per futili motivi contro l’ormai ex compagna, davanti al figlioletto. I carabinieri, alla fine del mese di novembre 2020, dopo avere rassicurato la donna ed averle fornito tutte le informazioni utili circa le misure contro la violenza nelle relazioni familiari previste dall’ordinamento giuridico, il “codice rosso”, erano intervenuti affinché la donna riuscisse immediatamente ad allontanarsi dal marito. Lei, esasperata, per evitare ulteriori aggressioni aveva lasciato l’abitazione. Il 18 dicembre 2020 l’uomo è stato arrestato dagli stessi carabinieri di Tortolì e sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere. Nel frattempo il tribunale per i minorenni di Cagliari aveva sospeso all’uomo la responsabilità genitoriale sul figlio minore disponendo l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento a distanza inferiore a 200 metri dalla donna e dal minore e dai luoghi da questi abitualmente frequentati.
Nel mese di gennaio 2021, il tribunale di Lanusei aveva sostituito la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari. “L’arma dei carabinieri è da sempre vicina alla gente, oggi anche con strutture ed idonee stanze “rosa” adibite ad hoc ed invita a denunciare e a segnalare sempre situazioni che possano essere indici di questi gravi fatti, proprio per la difficoltà delle vittime ad uscire dalla morsa dei loro persecutori”.











