I Riformatori presentano la propria ricetta per evitare lo spopolamento delle zone interne.
Tra il 2011 e l 2015 la popalazione sarda è diminuita di 12.125 unità e ben 277 comuni hanno perso abitanti mentre solo 78 hanno registrato un incremento.
Una proposta di legge dei Riformatori è stata presentata oggi per bloccare lo spopolamento del zone interne della Sardegna e per rilanciare le aree a maggior rischio.
Per i Riformatori la legge di riforma degli Enti Locali e la Manovra Finanziaria 2016 rappresentano due occasioni perse perchè il centrosinistra non ha fatto altro che accentrare risorse nei grandi centri del sud e del nord dell’isola.
Tra il 2011 e il 2015 la popalazione sarda è diminuita di 12 mila e 125 unità e ben 277 comuni hanno perso abitanti mentre solo 78 hanno registrato un incremento. Per cui la Sardegna ha una situazione demografica devastante, sopratutto nelle zone interne la cui emorragia sembra inarrestabile. Con la proposta di legge i Riformatori prevedono un diverso criterio di ripartizione del Fondo per gli Enti Locali rapportato, oltre che agli abitanti, anche alle entrate dei Comuni. Poi lo stesso Fondo viene aumentato di 20 milioni da ripartire nei centri con meno di 5 mila abitanti che abbiano registrato un calo demografico superiore al 3 per cento nell’ultimo decennio. – Il progetto di legge prevede ancora sgravi sull’addizionale Irpef che vanno dal 25 al 50 per cento per i nuovi residenti e azzerate le aliquote Irap per i primi cinque anni. Poi tra gli altri provvedimenti è costituito un fondo di 800 mila euro annui per contributi per l’acquisto della prima abitazione o di locali commerciali.
“È l’unica proposta di legge oggi esistente in Consiglio sulle zone interne e lo spopolamento della Sardegna.” ha detto Attilio Dedoni consigliere regionale dei Riformatori “Tutti parlano di zone interne, di sviluppo a ciambella della Sardegna e del fatto che si stanno spopolando tutti i piccoli paesi e qualcuno sparirà addirittura. Avere un territorio vuoto non giova a nessuno e riempire le città di ulteriori cittadini ma non aiuta a vivere meglio. Quindi credo che sia opportuno, necessario e doveroso dare uno sviluppo omogeneo a tutta l’isola. Come: ricercando modi che possano affrancare o agevolare da tassazioni e altri sistemi per attrarre chi vuole vivere nei paesi con aria più salubre e ritmi di vita diversi.”
Guardate il video con l’intervista completa ad Attilio Dedoni.













