L’estate scorsa è stata additata quale “untrice” d’Italia, incolpevole, adesso è tra le prime regioni in zona bianca e in pole position per la zona verde europea. La Sardegna riparte e, con lo slogan “liberi di sognare” la Regione imbastisce una campagna promozionale che punta a trasformare l’Isola in meta turistica per tutti i 12 mesi dell’anno: “L’obbiettivo è la destagionalizzazione, portare gente oltre il mare”, esordisce l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa: “La Sardegna ha zone interne bellissime, tradizioni culturali ed enogastronomiche uniche. I dati sono confortanti, abbiamo già segnali buoni e stanno prenotando anche per settembre e ottobre, così recuperiamo maggio e giugno che sono andati persi. La pandemia c’è ancora, servono prevenzione e voglia di saper convivere e coraggio per ripartire. L’Italia riparte dalla Sardegna, un’isola con un grande senso di ospitalità e grandi bellezze naturali, è questo che fa la differenza. Ai turisti dico che verranno sicuri e ripartiranno più sicuri, fate il tampone alla partenza e, se uno ha la fortuna di aver già fatto il vaccino, ben venga. La sicurezza non è un bene del singolo ma di tutti”.
Paura per possibili nuovi colpi bassi per screditare l’Isola? “Sì, chissà cosa si inventeranno”, osserva Chessa. “La ripartenza dell’Italia passa per il turismo, un indotto che è venuto a mancare per troppi mesi e che fa gola a tutti. Noi promuoviamo unicità, non abbiamo bisogno di paure ma di certezze, anche il turista ne ha bisogno”.










