È pronto il nuovo Piano regionale della rete della portualità turistica. La proposta è stata presentata nel corso di un incontro con le associazioni di categoria alla presenza della presidente della Regione Alessandra Todde e dell’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu.
Il Piano punta a rafforzare il turismo nautico e la navigazione da diporto, valorizzando la Sardegna come meta fruibile per gran parte dell’anno e migliorando la sicurezza in mare. “È una pianificazione strategica per un settore fondamentale – ha spiegato Piu – che mira allo sviluppo equilibrato della rete portuale e dei servizi”.
“La Sardegna ha quasi 1.900 chilometri di costa ma un numero di posti barca inferiore alla media nazionale – ha sottolineato Todde –. Il Piano non decide oggi dove realizzare nuove infrastrutture, ma mette ordine e regole, condizione indispensabile per tutela, sicurezza e sviluppo sostenibile”.
Il Piano regionale della portualità turistica si configura come uno strumento strategico per la crescita economica e sociale dell’isola, basato sulla creazione di una rete integrata di approdi lungo tutta la costa e su una maggiore integrazione tra fascia costiera ed entroterra. Tra gli obiettivi, l’aumento dei posti barca per colmare il divario con il resto d’Italia, la riqualificazione delle strutture esistenti e la possibilità di navigare in sicurezza lungo l’intero perimetro dell’isola.
Il documento prevede tre scenari di sviluppo con orizzonte al 2055: uno conservativo, uno di messa in sicurezza con la realizzazione di sei nuove strutture e circa 1.200 posti barca, e uno di sviluppo, che ipotizza fino a 13 nuove strutture portuali e oltre 2.600 ulteriori posti barca per rafforzare l’offerta turistica nautica regionale.











