“Sarà la magistratura a chiarire se ci siano stati o meno degli illeciti nella spesa dei fondi in Abbanoa, per questa ragione condanniamo il clima denigratorio emerso in particolare sui social e attendiamo fiduciosi rilanciando la necessità di costruire una prospettiva pubblica di lungo termine per il servizio idrico e migliorare i rapporti fra azienda e sindacato per superare le gravi ingiustizie subite nel tempo dal personale che non ha visto riconosciute le professionalità”.
Così i segretari regionali di Filctem, Femca e Uilctec Francesco Garau, Luca Velluto e Pierluigi Loi che auspicano il superamento di questa fase di conflittualità interna per concentrarsi sull’interesse collettivo della società, dei lavoratori e delle lavoratrici e dell’importante ruolo che deve svolgere a vantaggio dei cittadini e delle cittadine.
In generale, le categorie giudicano positiva la soluzione trovata per prorogare al 2028 la concessione del servizio idrico pubblico ma sottolineano che “non bisogna adagiarsi e lavorare sin da subito per costruire una soluzione in vista della nuova scadenza, partendo dal presupposto che il servizio idrico non deve passare in mano ai privati”. Il riferimento va alla possibilità che si possa estendere la proroga fino al 2034, ipotesi certamente auspicabile.
“Nel frattempo – concludono Garau, Velluto e Loi – continueremo a lavorare per far sì che i lavoratori e le lavoratrici di Abbanoa vedano riconosciuti i loro diritti, il loro impegno e le loro professionalità, e per far sì che questa azienda pubblica sia sempre di più una realtà al servizio dei cittadini e delle cittadine e non una società vessatoria pronta soltanto a riscuotere tributi come per troppo tempo é stata impostata”.













