“Sono figlia di infermiera, e ne vado orgogliosa”. Sara Murgia ha ventisei anni ed è di Ussana, e lavora come barista. Sua madre, Rita, lavora come infermiera in un ospedale di Cagliari: “È grazie a lei se oggi so cosa significa apprezzare la fatica e il lavoro, mia mamma contribuisce molto per tutta la nostra famiglia, anche la mia sorellina più piccola e il mio papà la ringraziano ogni santo giorno”, così la giovane, che è intervenuta commentando una delle nostre notizie odierne legate alla protesta degli infermieri. “Mia madre ha studiato tanto, ha fatto la scuola infermieristica che è quasi come prendersi una laurea. Anche se, magari, qualche giorno capita che sia stanca dopo aver fatto un turno, non ci fa mancare mai un sorriso e un consiglio buono. Non capisco perché ci siano persone che vedono il lavoro dell’infermiere come un qualcosa di facile, mica si impara dall’oggi al domani”, dice la giovane.
E, da ventiseienne sarda che, fortunatamente, ha già un’occupazione, è sicurissima nell’affermare che “tutti i mestieri sono dignitosi, non c’è un lavoro più importante di un altro. Mia madre fa anche i turni la notte, eppure non si sente certo una supereroina, ma una persona normalissima che ha la possibilità di avere un’occupazione consona al suo percorso di studi”.








